Museo della Resistenza di Torino
E’ uno spazio non convenzionale, in corso Valdocco, nelle vicinanze del centro città. Un percorso multimediale per ritrovare le tracce della storia nel tessuto cittadino. Rievoca la vita a Torino tra il 1938 e il 1945, dalle Leggi Razziali alla Costituzione con cinque sale che raccontano come era vivere nel capoluogo piemontese sotto il regime fascista e sotto l’occupazione.
Cronaca
25 Aprile, i 10 luoghi della Resistenza dove cantare “Bella Ciao” - 11/11
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- 08:29 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, Atreju accende web e polarizza dibattito, oltre 12 mln interazioni**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Fa discutere, dibattere, di certo non lascia indifferente il web. Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni, è stata oggetto di scambi e interazioni su internet, accendendo emozioni contrastanti.
A scattarne la fotografia l'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human. Sotto la lente d'ingrandimento il sentiment, le emozioni e la semantica che ruotano attorno all'evento al Circo Massimo analizzate monitorando post e commenti in lingua italiana, prodotti dall’8 al 15 dicembre. Nel corso del periodo considerato, le menzioni rilevate ad Atreju sono state 23.1mila, ovvero 3.3K menzioni al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate. Se ne parla di più su X (39,6%), seguono Facebook (36,2%) e Instagram (24,2%). Gli uomini se ne interessano e ne discutono molto più delle donne: 78,20% vs 17,80%. Ma passiamo al 'sentiment': ne parlano con un'accezione positiva il 57,1% degli utenti, mentre attacca il 42,9%.
Il sentiment verso Atreju è stato calcolato prendendo in considerazione l’analisi semantica effettuata da Human attraverso il monitoraggio delle conversazioni sui social network, dunque post e commenti prodotti dagli utenti in riferimento al topic oggetto d’analisi, al netto delle menzioni neutrali. Ebbene, l'analisi su Atreju 2024 evidenzia una forte polarizzazione: entusiasmo (29%), rabbia (26%) e sorpresa (21%) sono le emozioni dominanti, seguite dal disprezzo (16%). L'entusiasmo riflette il sostegno di una parte dell'elettorato per Giorgia Meloni e figure come il presidente argentino Javier Milei, percepite come simboli di rinnovamento e resistenza ai vecchi sistemi. Tuttavia, l'elevata percentuale di rabbia e disprezzo indica tensioni profonde, alimentate da accuse di fascismo e comportamenti controversi, come l'episodio che ha visto coinvolti il presidente del Senato La Russa e un giornalista di Fanpage.it. Questo mix di emozioni deriva dalla contrapposizione ideologica tra sostenitori della destra e detrattori, enfatizzata dall'importanza mediatica della manifestazione.
Atreju 2024, stando all'analisi di Vis Factor per Adnkronos, si rivela una cartina di tornasole delle dinamiche politiche e sociali dell’Italia contemporanea, con un forte impatto sia mediatico che emotivo. L’evento, ormai consolidato come appuntamento simbolico della destra italiana, mostra una capacità unica di aggregazione per i sostenitori, ma si accompagna a una polarizzazione estrema che accentua le fratture nella società. La manifestazione, in sintesi, ha evidenziato un’Italia profondamente divisa. Da un lato, un’ampia base di sostenitori celebra Atreju come simbolo di una destra moderna e identitaria, capace di incarnare le aspirazioni di chi invoca cambiamento e fermezza ideologica.
Questo è particolarmente evidente nel sostegno a figure internazionali come Javier Milei, percepite come alleate nella battaglia contro l'establishment tradizionale. Dall’altro lato, si leva un fronte critico che associa l’evento a un ritorno a simbolismi e pratiche del passato, amplificato dalle accuse di fascismo e dagli episodi controversi, come quello che ha coinvolto Ignazio La Russa e il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi. Quest’ultimo episodio ha generato un’ondata di indignazione sui social, consolidando, nello schieramento opposto, l’idea che la destra fatichi a mantenere un rapporto sano con la stampa libera e il dissenso.
Le emozioni predominanti –entusiasmo, rabbia, sorpresa e disprezzo – disegnano infatti un quadro complesso e carico di tensioni. L'entusiasmo (29%) riflette il radicamento dell'identità della destra tra i suoi sostenitori, ma l’alto tasso di rabbia (26%) e disprezzo (16%) denota un malcontento profondo. Questo dualismo non è solo il prodotto di opposti ideologici, ma un indicatore del modo in cui la politica italiana viene percepita: fortemente divisiva, emozionale e priva di spazi per il dialogo. La sorpresa, presente anch’essa al 21%, potrebbe derivare dal mix di messaggi forti lanciati dalla destra durante l’evento, ma anche dall’imprevedibilità di alcune reazioni mediatiche.
Dal punto di vista contenutistico, Atreju 2024 ha toccato temi centrali e sensibili, come le politiche economiche, il lavoro e la giustizia sociale. La top five dei temi che emergono con maggiore frequenza da commenti e post vedono primeggiare la battaglia ideologica (34,16%), le riforme (22,11%), le politiche migratorie (18,77%), la giustizia sociale (13,31%), il lavoro e le pensioni (6,99%).
Tuttavia, le politiche migratorie adottate dal governo Meloni sono state ancora una volta il tema più discusso in Rete, continuando a dividere il paese: il pugno di ferro adottato dal governo trova consensi tra i sostenitori della sicurezza, ma è percepito come inumano e inefficace dai detrattori, specie alla luce delle tensioni nei contesti locali e internazionali. Quanto alle 'top words' -le parole più digitate negli scambi in Rete- a parte 'Atreju' che chiaramente primeggia su tutte e 'Meloni' che segue, troviamo 'presidente', 'festa', 'Fdi', 'destra', 'Conte', 'Milei', 'La Russa', 'Schlein'.
- 08:25 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, Rete promuove Milei ad Atreju, 'simbolo rinnovamento'**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Il 'loco' argentino Javier Milei conquista il web, stando almeno al dibattito in Rete acceso da Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni. L'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human, analizza post e commenti sull'evento prodotti su principali social network dall’8 al 15 dicembre. Nel corso del periodo considerato, le menzioni rilevate ad Atreju sono state 23.1mila, ovvero 3.3K menzioni al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate.
Ebbene, l'analisi su Atreju 2024 evidenzia una forte polarizzazione: entusiasmo (29%), rabbia (26%) e sorpresa (21%) sono le emozioni dominanti, seguite dal disprezzo (16%). L'entusiasmo riflette il sostegno di una parte dell'elettorato per Giorgia Meloni e figure come il presidente argentino Javier Milei, percepite come simboli di rinnovamento e resistenza ai vecchi sistemi.
- 08:24 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, tema 'migranti' spopola ad Atreju e accende dibattuto sul web**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Battaglia ideologica (34,16%), riforme (22,11%), politiche migratorie (18,77%), giustizia sociale (13,31%), lavoro e pensioni (6,99%). Questi i temi più dibattuti sul web per Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni. A scattarne la fotografia l'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human. Sotto la lente d'ingrandimento il sentiment, le emozioni e la semantica che ruotano attorno all'evento al Circo Massimo analizzate monitorando post e commenti in lingua italiana, prodotti dall’8 al 15 dicembre: 23.1mila menzioni, ovvero 3.3K al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate.
Da un'analisi più approfondita degli argomenti più dibattuti, emerge che le politiche migratorie adottate dal governo Meloni sono state ancora una volta il tema più discusso in Rete, continuando a dividere il Paese: il pugno di ferro adottato dal governo trova consensi tra i sostenitori della sicurezza, ma è percepito come inumano e inefficace dai detrattori, specie alla luce delle tensioni nei contesti locali e internazionali. Quanto alle 'top words' -le parole più digitate negli scambi in Rete- a parte 'Atreju' che chiaramente primeggia su tutte e 'Meloni' che segue, troviamo 'presidente', 'festa', 'Fdi', 'destra', 'Conte', 'Milei', 'La Russa', 'Schlein'.
- 23:02 - Meloni 'stringe bulloni' centrodestra: "Posta è alta, no egoismi"
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - "La nostra è una missione e quando la posta è alta non c'è spazio per l'egoismo dei singoli". Giorgia Meloni, chiude Atreju, al Circo Massimo, con queste parole, che dirette ai suoi, in realtà sono un invito a tutta l'alleanza, ai vari Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi, che prendono la parola dal palco romano della kermesse di Fdi. "Stiamo compiendo un cammino splendido insieme in questi anni -sottolinea la premier, diretta ai partner di governo- e sono certa che lo faremo insieme per molti anni a venire" perché "la stabilità di questo esecutivo è data dalla compattezza della sua maggioranza". Una promozione a pieni voti della coalizione con i leader di Fi, Lega e Noi moderati che non si tirano indietro, garantendo lealtà all'alleanza e alla premier.
Meloni, parlando nel suo fortino, tasta il polso dei partiti di governo e detta l'agenda, dando pari dignità a tutte le riforme, su cui non sono mancati gli sgambetti tra alleati: "L'anno che verrà sarà quello delle riforme che spaventano molti, andremo avanti sul premierato, così temuto dai campioni olimpici dei giochi di Palazzo, sull'autonomia differenziata, sulla riforma fiscale e sulla riforma della giustizia". Un programma che accontenta tutti, a patto che si resti uniti.
Antonio Tajani risponde presente, toccando il tasto dell'amicizia tra i leader: "Quello che conta è la solidità di una coalizione, quello che conta è l'amicizia e la lealtà". Il leader azzurro, come fatto poco prima da Lupi, non nasconde le diversità di posizioni: "Lealtà significa anche poter non andare d'accordo su alcune questioni -spiega il titolare degli Esteri- ma dirselo sempre in faccia, senza pugnalare mai nessuno alle spalle, e soprattutto dirlo senza fare danni generali alla coalizione".
Anche il leader di Noi moderati insiste: "L'amicizia non è sentimentalismo ma la ragione per cui puoi affrontare insieme, cosciente del progetto e della responsabilità, le sfide che hai davanti, altrimenti ogni giorno è un Vietnam". L'amicizia diventa affetto nelle parole di Matteo Salvini, unico a intervenire in collegamento. La maggioranza va a gonfie vele, tutti ad Atreju riconoscono la leadership della Meloni, sorridente sotto lo sguardo compiaciuto del presidente del Senato, Ignazio La Russa e della sorella Arianna.
Il leader della Lega la spiega così: "Quando al lavoro si aggiunge la vicinanza politica, l'affetto e mi permetto di dire, l'amicizia, non ce n'è per nessuno, noi andiamo avanti fino al 2027 prenotandoci, salute permettendo, fino al 2032, con la formula del 5+5 col passaggio mediano degli elettori". Poi Salvini ricorda pure il suo processo, il caso Open Arms: "Giorgia non mi ha mai fatto mancare la solidarietà per la vicenda che si conclude a Palermo il 20 dicembre...", dice applaudito. Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, incassa l'omaggio di Berlusconi fatto dalla premier ("sarebbe orgoglioso di quello che stiamo facendo") e alza l'asticella per le prossime politiche. L'azzurro oggi però non parla di Fi al 20%, ma guarda al risultato complessivo: "Sono convinto che alle prossime elezioni politiche dobbiamo darci l'obiettivo di arrivare al 51% dei consensi". "Lo possiamo fare insieme perché dobbiamo far capire agli italiani che c’è una visione comune dell’Italia e dell’Europa", dice rivolto alla premier che lo ascolta in platea.
Lontano da Roma la politica torna sui normali binari della competizione. A Milano, ad esempio, dove si celebra il congresso regionale che incorona Massimiliano Romeo, Salvini, poco dopo aver chiuso il collegamento con Roma, torna a spronare la Lega: "Non siamo il primo partito in questo momento e abbiamo l'ambizione di tornare a esserlo, farò di tutto per tornare a esserlo, con tutto il rispetto per Meloni con cui sto lavorando bene...".
- 22:05 - Capodanno 2024, ‘Amore 025’ e ‘06 Reunion Festival’ a Cinecittà World, tra luci, musica e divertimento
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - Un Capodanno ideale può variare molto a seconda delle preferenze personali, ma ci sono alcuni elementi comuni che rendono questa occasione speciale: la compagnia delle persone, la musica adatta, i fuochi d’artificio e il divertimento. Tutto questo si può ritrovare il 31 dicembre 2024 all’“Amore Festival 025” che celebrerà i suoi 20 anni, insieme allo ‘06 Reunion Festival’ con un evento unico nel suo genere presso il “Parco divertimenti del Cinema e della Tv - Cinecittà World”. Proprio all’interno del Parco, dalle 18 alle 8 del mattino saranno allestiti gli stage di “Amore 025”, con la musica come protagonista e con ospiti artisti italiani ed internazionali. Un Anniversario storico, un Capodanno indimenticabile all’insegna della musica e dello spettacolo: oltre 60 artisti in Dj-Set e Live-Set, 12 stage e 14 ore di musica, 40 attrazioni emozionanti, 8 spettacoli dal vivo e i fuochi d’artificio a mezzanotte; questi alcuni dei numeri dell’evento che come sempre vedrà partecipanti da tutta Italia e dall’estero.
Il primo annuncio tra gli artisti di “Amore 025” è uno dei grandi maestri della techno nel mondo, Ben Sims, produttore e dj tra i più richiesti e ammirati nel settore, che mancava nello storico programma del Festival e che sarà ospite per la prima volta nel main stage “Techno Rising” proprio per l’inizio del nuovo anno. Già annunciati altri dj e produttori techno, tra cui Ø [Phase], Zenker Brothers, Deniro e Adriana Lopez, protagonisti nei migliori club e festival in tutto il mondo. La “Gabber Arena” ha già annunciato AlexP, Mind Trip, Art of Fighters e l’esclusivo atteso ritorno a Roma di Noize Suppressor, protagonista assoluto della scena Hardcore internazionale, in un extended-set inedito.
Tra gli altri Stage principali di “Amore 025” ampio spazio sarà dedicato all’Hardtechno e Hardstyle in collaborazione con Contrast per il “Face 2 Face” e con Artax, che per l’“Hard Circus” ospiterà tra gli altri il live di Bsls. La collaborazione con lo storico marchio “06” con Dj Bismark, Luca Cucchetti, Michel Garret ed Emma (Adelfi) contribuirà a caratterizzare un evento ricco di generi musicali e intergenerazionale; la musica electro e le selezioni house di qualità troveranno spazio nello Stage “Temple Ibiza” e nello Stage “House Masters”.
"Preparatevi ad un Capodanno indimenticabile! Amore Festival 025 e 06 Reunion Festival vi porteranno in un viaggio sensoriale di pura energia e musica esplosiva in una location speciale come quella di Cinecittà World. Questo evento è il sogno di ogni amante della musica. Dalla techno al hardstyle, passando per l’hardcore e l’electro, ogni genere troverà il suo spazio in una notte che promette emozioni forti e vibrazioni uniche per l’inizio di un nuovo anno, in un’atmosfera magica e coinvolgente. Amore Festival 025 è più di un evento, è un’esperienza che ti porterà in un viaggio sonoro indimenticabile”, ha raccontato Dj Bismark uno dei personaggi storici della Techno italiana che sarà uno dei protagonisti dell’evento.
- 21:16 - Papa Francesco in Corsica, nuovo appello per la pace. Prima del rientro vede Macron
Città del Vaticano, 15 dic. - (Adnkronos) - Ha avuto inizio questa mattina il 47esimo viaggio apostolico internazionale di papa Francesco che si trova ad Ajaccio, in Corsica, per la conclusione del Congresso 'La Religiosité Populaire en Mediterranée'. Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, Francesco - 88 anni tra due giorni - si è recato in auto all’aeroporto internazionale 'Leonardo da Vinci' di Roma-Fiumicino da dove, alle 8.06, è partito - a bordo di un A320 Neo/ ITA Airways - alla volta di Ajaccio dove è arrivato poco dopo le 9 all’aeroporto 'Napoléon Bonaparte'.
“L’avvento del Signore diventa una festa piena di futuro per tutti i popoli: in compagnia di Gesù scopriamo la vera gioia di vivere e di donare i segni di speranza che il mondo attende. Il primo di questi segni è quello della pace”, ha detto il Papa in occasione dell’omelia alla messa in place d’Austerlitz ad Ajaccio. “La gioia cristiana - ha aggiunto - non è affatto spensierata, superficiale. È invece una gioia del cuore, basata su un fondamento saldissimo, che il profeta Sofonia, rivolgendosi al popolo, esprime così: gioisci, perché 'il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un Salvatore potente'. La venuta del Signore ci porta la salvezza. La nostra gioia non è dunque una consolazione illusoria, per farci dimenticare le tristezze della vita. È frutto dello Spirito per la fede in Cristo Salvatore, che bussa al nostro cuore, liberandolo dalla mestizia e dalla noia. Pertanto l’avvento del Signore diventa una festa piena di futuro per tutti i popoli”.
Dopo nove intense ore ad Ajaccio, Bergoglio prima di ripartire alla volta di Roma, in aeroporto, ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron. “E’ un grande onore per la città di Ajaccio, per la Corsica e per la Francia accoglierla”, le parole di Macron al Papa nel saluto all’aeroporto di Ajaccio dove si sono salutati con un caloroso abbraccio. Macron ha donato a Bergoglio un libro sulla cattedrale di Notre Dame inaugurata una settimana fa. Solo una settimana fa Macron aveva invitato il Pontefice all’inaugurazione della cattedrale restaurata dopo il devastante incendio. Bergoglio ha scelto di non andare.
Papa, al momento di lasciare Ajaccio, ha poi inviato un telegramma al presidente francese nel quale assicura le sue preghiere. “Il Signore - si legge nel telegramma- conceda al vostro Paese prosperità, unita’ e concordia . Invoco volentieri le benedizioni di Dio”.
- 17:40 - Sport, Assemblea Asi: dati impietosi su pratica sportiva in Italia, enti fondamentali per cultura
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - “L’Italia è terza nel Mondo per numero di medaglie totali e se abbiamo questi numeri lo dobbiamo al lavoro che parte dalla base dello sport, che parte dalle associazioni, che parte da voi”, queste le parole del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel giorno conclusivo dell’Assemblea Nazionale Elettiva di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, che ha visto la rielezione a presidente di Claudio Barbaro.
“Asi deve essere orgogliosa del suo percorso: i suoi numeri, impressionanti, li ha raccontati nella splendida festa del Trentennale, la settimana scorsa, nella quale ha avuto la sensibilità non comune di raccontare storie ed emozioni e anche di invitare tutti i presidenti del Coni, che hanno accompagnato la crescita dell’Ente che è adesso chiamato a proseguire il suo lavoro nel prossimo quadriennio: 45 milioni di italiani non fanno attività fisica continuativa. Tra i Paesi dell’Ocse siamo agli ultimi posti per la pratica sportiva, ai primi per l’obesità e mancanza di infrastrutture sportive. Dati impietosi. Questa è la sfida di Asi, sfida da fare sia all’interno delle Istituzioni sia quotidianamente, come già fa, sul territorio”.
Le parole di Malagò sono seguite a quelle del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida: “In questi ultimi anni, Asi è cresciuta consolidando la sua presenza sul territorio e scegliendo un percorso strategico per elevare la promozione dello sport. Ha svolto un lavoro efficace e il quadriennio che si apre sarà ancora più cruciale. È ora necessario, insieme, anticipare le sfide future, confrontarci e collaborare per rafforzare il ruolo dello sport, renderlo sempre più centrale e contribuire a formare generazioni che un domani potranno riconoscere questa fase della storia come il momento in cui il benessere dell’individuo è diventato un pilastro delle politiche educative nazionali”.
Rivolgendosi direttamente all’assemblea e ai delegati provenienti da tutta Italia il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha invece sottolineato: “Un ringraziamento va ad ognuno di voi, partendo dal Presidente Barbaro: per quello che fate per la comunità. Prometto l'impegno da parte mia di non far mancare mai ogni possibile supporto, ogni doveroso ascolto, ogni utile e indispensabile dialogo per centrare gli obiettivi più nobili del nostro futuro. E’ bello immaginare che trent'anni della vostra storia si associno al futuro, scandito a questo punto dalla famiglia elettiva che ogni quattro anni mette nella condizione questo ente di fare un po’ l'esame di coscienza per vedere come migliorarsi per il prossimo quadriennio. Tanto c’è da fare ancora, insieme, per la promozione dello sport”.
Sport e Terzo settore nelle parole di Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali che ha sottolineato: “Asi è un punto di riferimento per la promozione sociale, per la sua capacità di arrivare in tutti i territori e dare risposte sul miglioramento della qualità della vita”, ha detto nel suo intervento Maria Teresa Bellucci, quantomai di casa in un Ente che, a fianco dello sport, vede proprio nel Terzo Settore un suo impegno primario.
“Lo Sport è uno strumento anche di libertà. L’educazione e la cultura dello sport sono punti imprescindibili delle politiche governative, tanto ritardo è stato accumulato su questi temi negli anni passati, per noi invece sono centrali. Lo sport permette di imparare meglio a gestire la propria persona, a gestire le proprie paure, a relazionarsi con gli altri. Sport equivale a un miglioramento individuale e collettivo dal quale nessuno deve essere escluso. L’esempio di quanto Asi fa in tutte le stagioni della vita, fino anche nelle carceri, va proprio in questa direzione”.