Mausoleo delle Fosse Ardeatine
Il sacrario, a Roma, ricorda il massacro di 335 persone trucidate dagli occupanti nazisti il 24 marzo 1944 nelle cave di pozzolana di via Ardeatina. Tra questi anche 70 ebrei, colpevoli solo di essere ebrei. Alle spalle del mausoleo si trova il museo che raccoglie cimeli e documenti che raccontano la vita nella Capitale tra l’8 settembre 1943 e la Liberazione.
Cronaca
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- 08:57 - C.sinistra: Bonaccini, 'nuovo e unito per battere destra, M5S compia ultimo miglio'
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Adesso serve un salto di qualità. Perché l'obiettivo è costruire un'alternativa credibile e migliore a questa destra, per batterla nelle urne alle elezioni politiche". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, il presidente del Pd Stefano Bonaccini. "Abbiamo ottenuto ottimi risultati alle Amministrative di giugno, a partire dal cappotto nei 6 Comuni capoluogo di regione; e il saldo delle Regionali del 2024 è positivo: partivamo da 6 a 1 per la destra e abbiamo chiuso con un 4 a 3 - sottolinea -. Ma tutto questo, per quanto importante, non basta: serve un centrosinistra nuovo e unito su un progetto di governo del Paese".
Sui tentennamenti del M5S e gli attacchi di Conte al Pd, "il M5S si è alleato con noi quasi ovunque nelle ultime tornate amministrative e regionali. Ma fatica a compiere l'ultimo miglio e questo sta indebolendo sia loro che il centrosinistra: le tensioni e i veti hanno impedito di vincere sia in Basilicata, a primavera, che in Liguria, a ottobre. Altrimenti il bilancio sarebbe ancor più positivo per noi e negativo per la destra. Non rinfaccio nulla, si vince e si perde assieme". E il presidente dem si rivolge "a tutti, non solo ai 5 Stelle: il Paese ha bisogno di un'alternativa, altrimenti la destra non convince, ma governa", rimarca.
- 08:49 - Lega: Romeo, 'parli al Nord, svolta a destra non ha dato risultati'
Roma; 16 dic. (Adnkronos) - "A Matteo stiamo dando una opportunità. Rafforzarsi come leader del partito legittimato dal cuore della Lega, la Lombardia. Ma qualcosa deve cambiare nella linea: la svolta a destra non paga. Dobbiamo tornare a parlare ai territori. E la nostra regione deve essere valorizzata: per questo propongo una maggiore autonomia della Lega lombarda all'interno del partito". Lo afferma Massimiliano Romeo, in una intervista a Repubblica, dopo l'elezione per acclamazione alla guida della Lega lombarda.
"In questo anno e mezzo - dice - ho girato tra le sezioni del partito in tutta la regione. Ho parlato con piccoli imprenditori, attivisti. Ho raccolto sfiducia, malcontento e richieste della gente che la Lega ha rilanciato con forza. Nel mio intervento non a caso ho parlato di buste paga da alzare in Lombardia perché qui la vita è più cara. Ma anche di proposte sulla sanità, sulla difesa della montagna su maggiori finanziamenti ai Comuni. Proposte e idee che mi sono arrivate dalla base e che ho inserito nel mio programma. Se diciamo di aggiustare la rotta non è perché siamo contro il nostro segretario".
A chi gli fa notare che il suo e quello di Attilio Fontana siano suonati quasi come un ultimatum a Salvini, "assolutamente no - risponde -, noi oggi stiamo offrendo una grande opportunità a Matteo, il nostro leader: quello di diventare ancora più forte avendo alle spalle tutto il sostegno e la forza del cuore della Lega, che è in Lombardia. Senza i voti del Nord non si va da nessuna parte, questo riguarda me e noi tutti dirigenti del partito. C'è un campanello di allarme nella base e non possiamo dire ai militanti, quelli che si lamentano, che comunque di loro 'possiamo fare a meno'. Se li vogliamo ascoltare non è perché siamo contro Salvini". Quanto alle critiche mosse alla linea politica nazionale del partito, "alle persone - spiega Romeo - non interessa molto di Trump o Orbán se poi non risolviamo i loro problemi. La destra è un campo occupato da Giorgia Meloni, al centro ci sono Forza Italia e i vari Calenda e Renzi. La gente vota l'originale, non le copie. Noi dobbiamo coltivare il nostro spazio politico storico, perché siamo il movimento del territorio, dei territori. Siamo nati con questa missione e non siamo né di destra né di sinistra per questo. E dobbiamo farci rispettare di più anche con i nostri alleati".
- 08:29 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, Atreju accende web e polarizza dibattito, oltre 12 mln interazioni**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Fa discutere, dibattere, di certo non lascia indifferente il web. Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni, è stata oggetto di scambi e interazioni su internet, accendendo emozioni contrastanti.
A scattarne la fotografia l'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human. Sotto la lente d'ingrandimento il sentiment, le emozioni e la semantica che ruotano attorno all'evento al Circo Massimo analizzate monitorando post e commenti in lingua italiana, prodotti dall’8 al 15 dicembre. Nel corso del periodo considerato, le menzioni rilevate ad Atreju sono state 23.1mila, ovvero 3.3K menzioni al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate. Se ne parla di più su X (39,6%), seguono Facebook (36,2%) e Instagram (24,2%). Gli uomini se ne interessano e ne discutono molto più delle donne: 78,20% vs 17,80%. Ma passiamo al 'sentiment': ne parlano con un'accezione positiva il 57,1% degli utenti, mentre attacca il 42,9%.
Il sentiment verso Atreju è stato calcolato prendendo in considerazione l’analisi semantica effettuata da Human attraverso il monitoraggio delle conversazioni sui social network, dunque post e commenti prodotti dagli utenti in riferimento al topic oggetto d’analisi, al netto delle menzioni neutrali. Ebbene, l'analisi su Atreju 2024 evidenzia una forte polarizzazione: entusiasmo (29%), rabbia (26%) e sorpresa (21%) sono le emozioni dominanti, seguite dal disprezzo (16%). L'entusiasmo riflette il sostegno di una parte dell'elettorato per Giorgia Meloni e figure come il presidente argentino Javier Milei, percepite come simboli di rinnovamento e resistenza ai vecchi sistemi. Tuttavia, l'elevata percentuale di rabbia e disprezzo indica tensioni profonde, alimentate da accuse di fascismo e comportamenti controversi, come l'episodio che ha visto coinvolti il presidente del Senato La Russa e un giornalista di Fanpage.it. Questo mix di emozioni deriva dalla contrapposizione ideologica tra sostenitori della destra e detrattori, enfatizzata dall'importanza mediatica della manifestazione.
Atreju 2024, stando all'analisi di Vis Factor per Adnkronos, si rivela una cartina di tornasole delle dinamiche politiche e sociali dell’Italia contemporanea, con un forte impatto sia mediatico che emotivo. L’evento, ormai consolidato come appuntamento simbolico della destra italiana, mostra una capacità unica di aggregazione per i sostenitori, ma si accompagna a una polarizzazione estrema che accentua le fratture nella società. La manifestazione, in sintesi, ha evidenziato un’Italia profondamente divisa. Da un lato, un’ampia base di sostenitori celebra Atreju come simbolo di una destra moderna e identitaria, capace di incarnare le aspirazioni di chi invoca cambiamento e fermezza ideologica.
Questo è particolarmente evidente nel sostegno a figure internazionali come Javier Milei, percepite come alleate nella battaglia contro l'establishment tradizionale. Dall’altro lato, si leva un fronte critico che associa l’evento a un ritorno a simbolismi e pratiche del passato, amplificato dalle accuse di fascismo e dagli episodi controversi, come quello che ha coinvolto Ignazio La Russa e il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi. Quest’ultimo episodio ha generato un’ondata di indignazione sui social, consolidando, nello schieramento opposto, l’idea che la destra fatichi a mantenere un rapporto sano con la stampa libera e il dissenso.
Le emozioni predominanti –entusiasmo, rabbia, sorpresa e disprezzo – disegnano infatti un quadro complesso e carico di tensioni. L'entusiasmo (29%) riflette il radicamento dell'identità della destra tra i suoi sostenitori, ma l’alto tasso di rabbia (26%) e disprezzo (16%) denota un malcontento profondo. Questo dualismo non è solo il prodotto di opposti ideologici, ma un indicatore del modo in cui la politica italiana viene percepita: fortemente divisiva, emozionale e priva di spazi per il dialogo. La sorpresa, presente anch’essa al 21%, potrebbe derivare dal mix di messaggi forti lanciati dalla destra durante l’evento, ma anche dall’imprevedibilità di alcune reazioni mediatiche.
Dal punto di vista contenutistico, Atreju 2024 ha toccato temi centrali e sensibili, come le politiche economiche, il lavoro e la giustizia sociale. La top five dei temi che emergono con maggiore frequenza da commenti e post vedono primeggiare la battaglia ideologica (34,16%), le riforme (22,11%), le politiche migratorie (18,77%), la giustizia sociale (13,31%), il lavoro e le pensioni (6,99%).
Tuttavia, le politiche migratorie adottate dal governo Meloni sono state ancora una volta il tema più discusso in Rete, continuando a dividere il paese: il pugno di ferro adottato dal governo trova consensi tra i sostenitori della sicurezza, ma è percepito come inumano e inefficace dai detrattori, specie alla luce delle tensioni nei contesti locali e internazionali. Quanto alle 'top words' -le parole più digitate negli scambi in Rete- a parte 'Atreju' che chiaramente primeggia su tutte e 'Meloni' che segue, troviamo 'presidente', 'festa', 'Fdi', 'destra', 'Conte', 'Milei', 'La Russa', 'Schlein'.
- 08:25 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, Rete promuove Milei ad Atreju, 'simbolo rinnovamento'**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Il 'loco' argentino Javier Milei conquista il web, stando almeno al dibattito in Rete acceso da Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni. L'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human, analizza post e commenti sull'evento prodotti su principali social network dall’8 al 15 dicembre. Nel corso del periodo considerato, le menzioni rilevate ad Atreju sono state 23.1mila, ovvero 3.3K menzioni al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate.
Ebbene, l'analisi su Atreju 2024 evidenzia una forte polarizzazione: entusiasmo (29%), rabbia (26%) e sorpresa (21%) sono le emozioni dominanti, seguite dal disprezzo (16%). L'entusiasmo riflette il sostegno di una parte dell'elettorato per Giorgia Meloni e figure come il presidente argentino Javier Milei, percepite come simboli di rinnovamento e resistenza ai vecchi sistemi.
- 08:24 - **Fdi: Vis Factor/Adnkronos, tema 'migranti' spopola ad Atreju e accende dibattuto sul web**
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Battaglia ideologica (34,16%), riforme (22,11%), politiche migratorie (18,77%), giustizia sociale (13,31%), lavoro e pensioni (6,99%). Questi i temi più dibattuti sul web per Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana quest’anno giunta alla sua venticinquesima edizione chiusa ieri dalla premier Giorgia Meloni. A scattarne la fotografia l'ultimo report realizzato da Vis Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma di social listening Human. Sotto la lente d'ingrandimento il sentiment, le emozioni e la semantica che ruotano attorno all'evento al Circo Massimo analizzate monitorando post e commenti in lingua italiana, prodotti dall’8 al 15 dicembre: 23.1mila menzioni, ovvero 3.3K al giorno, per un totale di 12.6 milioni interazioni e 12.2 milioni parole digitate.
Da un'analisi più approfondita degli argomenti più dibattuti, emerge che le politiche migratorie adottate dal governo Meloni sono state ancora una volta il tema più discusso in Rete, continuando a dividere il Paese: il pugno di ferro adottato dal governo trova consensi tra i sostenitori della sicurezza, ma è percepito come inumano e inefficace dai detrattori, specie alla luce delle tensioni nei contesti locali e internazionali. Quanto alle 'top words' -le parole più digitate negli scambi in Rete- a parte 'Atreju' che chiaramente primeggia su tutte e 'Meloni' che segue, troviamo 'presidente', 'festa', 'Fdi', 'destra', 'Conte', 'Milei', 'La Russa', 'Schlein'.
- 23:02 - Meloni 'stringe bulloni' centrodestra: "Posta è alta, no egoismi"
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - "La nostra è una missione e quando la posta è alta non c'è spazio per l'egoismo dei singoli". Giorgia Meloni, chiude Atreju, al Circo Massimo, con queste parole, che dirette ai suoi, in realtà sono un invito a tutta l'alleanza, ai vari Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi, che prendono la parola dal palco romano della kermesse di Fdi. "Stiamo compiendo un cammino splendido insieme in questi anni -sottolinea la premier, diretta ai partner di governo- e sono certa che lo faremo insieme per molti anni a venire" perché "la stabilità di questo esecutivo è data dalla compattezza della sua maggioranza". Una promozione a pieni voti della coalizione con i leader di Fi, Lega e Noi moderati che non si tirano indietro, garantendo lealtà all'alleanza e alla premier.
Meloni, parlando nel suo fortino, tasta il polso dei partiti di governo e detta l'agenda, dando pari dignità a tutte le riforme, su cui non sono mancati gli sgambetti tra alleati: "L'anno che verrà sarà quello delle riforme che spaventano molti, andremo avanti sul premierato, così temuto dai campioni olimpici dei giochi di Palazzo, sull'autonomia differenziata, sulla riforma fiscale e sulla riforma della giustizia". Un programma che accontenta tutti, a patto che si resti uniti.
Antonio Tajani risponde presente, toccando il tasto dell'amicizia tra i leader: "Quello che conta è la solidità di una coalizione, quello che conta è l'amicizia e la lealtà". Il leader azzurro, come fatto poco prima da Lupi, non nasconde le diversità di posizioni: "Lealtà significa anche poter non andare d'accordo su alcune questioni -spiega il titolare degli Esteri- ma dirselo sempre in faccia, senza pugnalare mai nessuno alle spalle, e soprattutto dirlo senza fare danni generali alla coalizione".
Anche il leader di Noi moderati insiste: "L'amicizia non è sentimentalismo ma la ragione per cui puoi affrontare insieme, cosciente del progetto e della responsabilità, le sfide che hai davanti, altrimenti ogni giorno è un Vietnam". L'amicizia diventa affetto nelle parole di Matteo Salvini, unico a intervenire in collegamento. La maggioranza va a gonfie vele, tutti ad Atreju riconoscono la leadership della Meloni, sorridente sotto lo sguardo compiaciuto del presidente del Senato, Ignazio La Russa e della sorella Arianna.
Il leader della Lega la spiega così: "Quando al lavoro si aggiunge la vicinanza politica, l'affetto e mi permetto di dire, l'amicizia, non ce n'è per nessuno, noi andiamo avanti fino al 2027 prenotandoci, salute permettendo, fino al 2032, con la formula del 5+5 col passaggio mediano degli elettori". Poi Salvini ricorda pure il suo processo, il caso Open Arms: "Giorgia non mi ha mai fatto mancare la solidarietà per la vicenda che si conclude a Palermo il 20 dicembre...", dice applaudito. Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, incassa l'omaggio di Berlusconi fatto dalla premier ("sarebbe orgoglioso di quello che stiamo facendo") e alza l'asticella per le prossime politiche. L'azzurro oggi però non parla di Fi al 20%, ma guarda al risultato complessivo: "Sono convinto che alle prossime elezioni politiche dobbiamo darci l'obiettivo di arrivare al 51% dei consensi". "Lo possiamo fare insieme perché dobbiamo far capire agli italiani che c’è una visione comune dell’Italia e dell’Europa", dice rivolto alla premier che lo ascolta in platea.
Lontano da Roma la politica torna sui normali binari della competizione. A Milano, ad esempio, dove si celebra il congresso regionale che incorona Massimiliano Romeo, Salvini, poco dopo aver chiuso il collegamento con Roma, torna a spronare la Lega: "Non siamo il primo partito in questo momento e abbiamo l'ambizione di tornare a esserlo, farò di tutto per tornare a esserlo, con tutto il rispetto per Meloni con cui sto lavorando bene...".
- 22:05 - Capodanno 2024, ‘Amore 025’ e ‘06 Reunion Festival’ a Cinecittà World, tra luci, musica e divertimento
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - Un Capodanno ideale può variare molto a seconda delle preferenze personali, ma ci sono alcuni elementi comuni che rendono questa occasione speciale: la compagnia delle persone, la musica adatta, i fuochi d’artificio e il divertimento. Tutto questo si può ritrovare il 31 dicembre 2024 all’“Amore Festival 025” che celebrerà i suoi 20 anni, insieme allo ‘06 Reunion Festival’ con un evento unico nel suo genere presso il “Parco divertimenti del Cinema e della Tv - Cinecittà World”. Proprio all’interno del Parco, dalle 18 alle 8 del mattino saranno allestiti gli stage di “Amore 025”, con la musica come protagonista e con ospiti artisti italiani ed internazionali. Un Anniversario storico, un Capodanno indimenticabile all’insegna della musica e dello spettacolo: oltre 60 artisti in Dj-Set e Live-Set, 12 stage e 14 ore di musica, 40 attrazioni emozionanti, 8 spettacoli dal vivo e i fuochi d’artificio a mezzanotte; questi alcuni dei numeri dell’evento che come sempre vedrà partecipanti da tutta Italia e dall’estero.
Il primo annuncio tra gli artisti di “Amore 025” è uno dei grandi maestri della techno nel mondo, Ben Sims, produttore e dj tra i più richiesti e ammirati nel settore, che mancava nello storico programma del Festival e che sarà ospite per la prima volta nel main stage “Techno Rising” proprio per l’inizio del nuovo anno. Già annunciati altri dj e produttori techno, tra cui Ø [Phase], Zenker Brothers, Deniro e Adriana Lopez, protagonisti nei migliori club e festival in tutto il mondo. La “Gabber Arena” ha già annunciato AlexP, Mind Trip, Art of Fighters e l’esclusivo atteso ritorno a Roma di Noize Suppressor, protagonista assoluto della scena Hardcore internazionale, in un extended-set inedito.
Tra gli altri Stage principali di “Amore 025” ampio spazio sarà dedicato all’Hardtechno e Hardstyle in collaborazione con Contrast per il “Face 2 Face” e con Artax, che per l’“Hard Circus” ospiterà tra gli altri il live di Bsls. La collaborazione con lo storico marchio “06” con Dj Bismark, Luca Cucchetti, Michel Garret ed Emma (Adelfi) contribuirà a caratterizzare un evento ricco di generi musicali e intergenerazionale; la musica electro e le selezioni house di qualità troveranno spazio nello Stage “Temple Ibiza” e nello Stage “House Masters”.
"Preparatevi ad un Capodanno indimenticabile! Amore Festival 025 e 06 Reunion Festival vi porteranno in un viaggio sensoriale di pura energia e musica esplosiva in una location speciale come quella di Cinecittà World. Questo evento è il sogno di ogni amante della musica. Dalla techno al hardstyle, passando per l’hardcore e l’electro, ogni genere troverà il suo spazio in una notte che promette emozioni forti e vibrazioni uniche per l’inizio di un nuovo anno, in un’atmosfera magica e coinvolgente. Amore Festival 025 è più di un evento, è un’esperienza che ti porterà in un viaggio sonoro indimenticabile”, ha raccontato Dj Bismark uno dei personaggi storici della Techno italiana che sarà uno dei protagonisti dell’evento.