Parco nazionale della Pace a Sant’Anna di Stazzema
Tra le montagne in provincia di Lucca, il 12 agosto 1944, all’alba, tre colonne di SS salirono la valle e circondarono il paese prima delle sette. In tre ore uccisero 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. Oggi un parco e un monumento mantengono vivo il ricordo di quel terribile eccidio.
Cronaca
25 Aprile, i 10 luoghi della Resistenza dove cantare “Bella Ciao” - 7/11
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- 14:14 - Starbucks in collaborazione con Percassi apre 1° flagship store a Roma
Roma, 15 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Roma apre le porte al primo iconico flagship store di Starbucks in Italia, ispirato al nuovo concetto 'Where coffee meets art'. A Roma, una città in cui la storia e la comunità si intrecciano in ogni strada e piazza, il nuovo flagship store di San Silvestro si propone come un luogo dove lo spirito della Città Eterna incontra l'arte del caffè, arricchendo ed espandendo l’esperienza e l’offerta di caffè della città. Aperto in collaborazione con Percassi, licenziatario esclusivo del marchio in Italia, lo store si trova in Piazza San Silvestro, nel cuore storico della città, dove il classicismo raffinato si armonizza con espressioni moderne e contemporanee, abbracciando epoche e culture diverse, come ben rappresentato dal concept del nuovo store. Gli investimenti di Starbucks hanno contribuito a rivitalizzare la piazza, creando anche nuove opportunità di lavoro per 50 partner (dipendenti).
Il nuovo flagship store a Roma è stato progettato per fondere l’heritage di un caffè all’italiana con l’esperienza innovativa di Starbucks. Dal Mixato Bar, rivestito in marmo, alla lounge dedicata alle degustazioni e alle esperienze di mixology, Starbucks ha creato uno spazio che omaggia la ricca cultura romana, invitando la comunità locale a riunirsi. Progettato per rivelarsi gradualmente ai visitatori, il flagship store si estende su due piani, per una superficie totale di quasi 800 metri quadrati, con una capacità di 140 posti a sedere. Al piano terra si trovano il Main Bar e il Mixato Bar, entrambi caratterizzati da atmosfere calde e accoglienti. Il piano superiore ospita il Coffee Lab, un’ampia lounge e aree dedicate a eventi e degustazioni.
L’arte è il filo conduttore del nuovo flagship store, che dà vita al concetto “Where Coffee Meets Art”. All’interno, i visitatori sono accolti da un imponente murale dell’artista locale Lucamaleonte, ispirato al caffè, alla cultura romana e alla mitologia e affiancato da installazioni semi-permanenti che arricchiscono gli interni. Questa filosofia si manifesta in diversi spazi esperienziali, attraverso arte e cultura, attività interattive ed eventi in collaborazione con associazioni, scuole e artisti, oltre ad esclusive proposte disponibili su prenotazione. I negozi Starbucks sono sempre stati più di un semplice luogo dove bere un caffè: sono spazi di ritrovo dove conversazioni e connessioni si accendono intorno al rito condiviso del caffè. Questo store offre sale riunioni prenotabili, sessioni artistiche e spazi progettati per la connessione, con l’obiettivo di offrire a Roma un nuovo spazio per la comunità locale, dove incontrarsi e connettersi con la città, incarnando la visione di Starbucks di reinventare il modo in cui il caffè può unire le persone.
L’iconico menu Starbucks, presentato in tutta la sua varietà, è arricchito da nuove specialità esclusive. L’offerta di caffetteria include diverse miscele di caffè 100% arabica come Starbucks Blonde Espresso Roast, una tostatura morbida e delicatamente dolce con leggere note di agrumi, creata su misura per esaltare il gusto del caffè; e la specialità Starbucks Reserve Microblend N°21 una miscela che sprigiona vivaci e dolci note di cioccolato, caramello e cola.
Per chi cerca un’esperienza ancora più coinvolgente, l’Espresso Martini, l’Oleato Espresso Martini e il Tiramisù offrono ai clienti la possibilità di gustare esperienze uniche ispirate alla cultura del caffè italiano. Anche le proposte gastronomiche sono profondamente legate al patrimonio culturale italiano, omaggiandone la tradizione in un costante spirito di innovazione, con prodotti rivistati come la Pinsa romana e diverse proposte di aperitivo.
Per celebrare l'apertura, Starbucks annuncia con orgoglio una collaborazione speciale con Bialetti, azienda di riferimento nei prodotti per la preparazione del caffè, rafforzando il suo impegno verso il patrimonio italiano, la cultura locale e le ricche tradizioni del caffè del Paese. La nuova Moka Express Bialetti, creata esclusivamente per Starbucks, sarà disponibile presso il negozio di Roma San Silvestro e in tutti i punti vendita Starbucks in Italia a partire da metà dicembre: il regalo perfetto per Natale per gli appassionati di caffè e i fan di Bialetti e Starbucks.
Per l’inaugurazione ufficiale di sabato 16 novembre, sono previste diverse attività. Gli studenti dello Ied di Roma presenteranno un DJ set esclusivo per Starbucks con un sound design ispirato al mondo del caffè. Inoltre, l’iconica reusable cup di Starbucks sarà personalizzabile grazie alla collaborazione con gli studenti della Scuola Internazionale di Comics di Roma.
Matteo Morandi, ceo di Starbucks Italia, ha commentato: “Oggi segniamo una tappa importante nella partnership tra Starbucks e Percassi: il primo flagship store a Roma rappresenta una nuova direzione ispirata all’arte, alla cultura e alla sostenibilità sociale. Il nuovo concept riflette l’impegno di Starbucks nel costruire una comunità attiva e coinvolta, creando occasioni di connessione e dialogo. Il caffè diventa simbolo di convivialità e scoperta trasformandosi, in questo nuovo store, in un viaggio esperienziale espresso attraverso l’arte e che racconta nuove storie da scoprire. Roma è stata una scelta naturale per questo cambiamento: nella Città Eterna, con il suo patrimonio artistico e architettonico unico, convivono passato, presente e futuro. È il luogo ideale per un format così innovativo e sperimentale applicato alla tradizione del caffè”.
- 14:13 - Omicidio Senago: sorella Giulia, 'ho paura che l'assassino torni libero tra pochi anni'
Milano, 15 nov. (Adnkronos) - "Come sorella di una vittima di femminicidio, trovare le parole giuste è sempre una fatica immensa. È difficile misurare la rabbia, l'indignazione, la sofferenza". Inizia così il massaggio che Chiara Tramontano, sorella di Giulia, incinta al settimo mese, uccisa a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello, affida ai social. "Devi essere abbastanza forte da non lasciarti sopraffare dall'emozione, ma non cosi forte da dimenticare che sei umana. Eppure, l'umanità sembra un'assenza costante in questa storia, sia fuori che dentro l'aula di un tribunale, dove cerchiamo di ottenere giustizia per la morte di Giulia e Thiago" aggiunge.
"Come donna, combatto due battaglie. La prima battaglia è alimentata dalla paura di essere la prossima donna a essere ricordata per una morte brutale. La seconda è una lotta affinché nessuna famiglia debba mai affrontare la possibilità che un omicidio così efferato rimanga impunito o che il colpevole non sconti una pena adeguata. Perché questa è la nostra paura: ritrovarsi faccia a faccia con l'assassino dopo pochi anni di carcere" scrive su Instagram, in attesa della sentenza di primo grado che sarà pronunciata dalla corte d'Assise di Milano il prossimo 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. "La mia anima non troverà pace quando il giudice leggerà il dispositivo: non mi restituirà Giulia, non mi permetterà di conoscere mio nipote, non riavvolgerà il nastro di questo film dell'orrore, in cui l'assurdo è il filo conduttore e continua inesorabile fino ai titoli di coda".
Giulia, 29 anni, "è morta in Italia, anche perché siamo un paese che ha paura delle donne. Il 25 novembre grideremo giustizia per Giulia e Thiago, ma lo faremo per tutte le donne che non hanno più voce. Dove c'è giustizia, c'è futuro. Dove c'è giustizia, c'è speranza per le nuove generazioni, affinché possano vivere in un paese in cui non si ha paura di essere donne. Giulia sarà con noi in quell'aula, insieme a voi, a tutte le anime gentili strappate a questo mondo. Saremo lì, e spero che ci saranno tutte le donne che ancora sognano un futuro senza paura" conclude Chiara Tramontano.
- 14:10 - **C.sinistra: da Vasto a Terni, da Prodi a Schlein, tutte le foto della coalizione**
Roma, 15 nov (Adnkronos) - 'Penso che un sogno così non ritorni mai più'. Sulle note di 'Volare' nel febbraio del 2006 Romano Prodi, che ha appena illustrato 262 pagine di programma, chiama gli altri leader dell'Unione sul palco. E' il momento della foto di gruppo, il teatro Eliseo contiene a stento Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro, Oliviero Diliberto, Clemente Mastella, Alfonso Pecoraro Scanio, Piero Fassino, Francesco Rutelli e altri ancora. Da allora, senza richiamare le vicende dell'Unione, il centrosinistra ha spesso tentato di fare sintesi con un click. All'album fotografico della coalizione oggi si aggiunge lo scatto di Terni.
Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si sono dati appuntamento davanti all'ospedale 'Santa Maria' per sostenere Stefania Proietti in vista delle regionali in Umbria. Nonostante tutte le vicissitudini del (ex) campo largo, i 4 leader hanno dato prova fotografica di unità. Lo scatto più celebre nel centrosinistra resta, però, quello di Vasto (Chieti) del 2011. La causa, nobile, è sempre quella del voto regionale. Sorridenti, davanti al fotografo, ci sono Antonio di Pietro, Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola, che fanno mostra di unità.
Il momento è così storico, i leader del centrosinistra che non si dividono, che finisce anche sulla Treccani. L'effetto politico del click, purtroppo per i protagonisti, non durerà abbastanza per le politiche del 2013, quelle della 'non vittoria' di Bersani. Pazienza. I big progressisti ci riprovano nel 2019. Questa volta si mettono in posa Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio e Roberto Speranza: un fronte ampio e davvero inedito, perchè per la prima volta comprende il M5s. Anche allora si votava per le regionali in Umbria e, per la cronaca, vince Donatella Tesei, la stessa candidata che oggi affrontano i protagonisti della foto di Terni.
(Adnkronos) - Ma l'album del centrosinistra è gonfio di momenti da ricordare, specie negli ultimi anni. Nell'estate del 2023, sempre per il voto regionale, Schlein, Conte e Fratoianni prendono il 'caffè di Campobasso', ovviamente a beneficio di foto. Purtroppo il loro candidato, Roberto Gravina, si ferma al 28%.
Ma ci sono scatti celebri anche non legati alle regionali. Come quello che, alla Camera, riprende Enrico Letta e Carlo Calenda che sovrappongono le mani, come fossero degli sportivi, per sancire l'alleanza per le politiche del 2022. ma non c'è nemmeno il tempo di dare un nome a quel patto perchè Calenda, a tempo record, tre giorni dopo lo rompe. A luglio scorso è tutto uno scattare foto: davanti alla Cassazione, a Roma, un fronte larghissimo presenta il referendum contro l'autonomia. Oltre ai 'soliti' Schlein, Fratoianni, Bonelli, Conte e Magi il fotografo 'becca' fianco a fianco Maria Elena Boschi e Rosy Bindi.
E che dire della Partita del cuore, quella in cui Matteo Renzi non solo offre l'assist del gol alla Schlein. I due si fanno anche riprendere abbracciati in un gesto di intesa (politica) evidente. A settembre scorso, poi, alla festa di Avs viene siglato il 'patto della birra': Fratoianni, Bonelli, Magi, Conte e Schlein a favore di fotografo stringono in mano un enorme boccale di chiara. Ma a ben vedere, considerando l'effetto non sempre felice che la foto ha avuto sulle aspirazioni dei protagonisti, forse ad avere più intuito è stato Renzi. Nel maggio 2014 il Pd ha stravinto le europee e raggiunto il 40%, la foto dei festeggiamenti post voto è affollatissima: Stumpo, Zanda, Speranza, Guerini, Boschi, Orfini, Fassina e tanti altri. Manca solo una persona al Nazareno: il segretario, Renzi.
- 14:09 - C.sinistra: Vaccari a Gasparri, 'lasci perdere Berlinguer e torni a sua politica gaffe'
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - “Alle gaffe sparate a ripetizione, tanto da meritarsi l'appellativo da parte del The Guardian di ‘politico votato alle brutte figure’, Gasparri ora tenta la scalata nella classifica dei pseudo storici imbroglioni". Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
"Lui può parlare oggi perché i comunisti italiani furono protagonisti della guerra di liberazione dalla tirannia fascista e perché Berlinguer fu leader di una forza politica che si impegnò, forte del consenso popolare, per affermare sempre più quei valori di libertà e di democrazia che oggi molti amici ed alleati di Gasparri vorrebbero annientare. Ne sanno qualcosa giornalisti, magistrati e lavoratori ai quali si vorrebbe chiudere la bocca attraverso leggi liberticidie e securitarie. La sinistra è contro la violenza ma non offre l'altra guancia quando i neofascisti di CasaPound vengono mandati a Bologna per provocare nei luoghi dove lo stragismo di destra ha orribilmente colpito. È meglio per Gasparri ritornare alla politica delle gaffe, dove è imbattibile, ma lasci perdere la storia, è argomento troppo serio per lui”.
- 14:09 - Scuola: Bonelli, 'manganello e pistola modello Valditara, ministro chiarisca'
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - “Ecco la scuola secondo Valditara: a Palermo lezioni su come usare il manganello. Gli agenti della polizia municipale hanno inscenato l'arresto di un malvivente prima sparandogli alcuni colpi di pistola e poi aizzandogli contro il cane dell'unità cinofila, Il tutto davanti a bambini dai 3 ai 5 anni, che giustamente impauriti sono scoppiati in lacrime per la violenza della scena. Tutto ciò è veramente inaccettabile". Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"Il Ministro Valditara ci spieghi se vuole trasformare la scuola nel luogo in cui si insegna ad usare armi e ad assistere alla violenza o se invece deve essere il luogo dove si apprende il rispetto, la non violenza e il ripudio delle armi. Con questo ministro si è ormai sdoganato l’inverosimile, e risponda all’interrogazione che depositeremo”.
- 13:31 - Mo: esercito israeliano emette un altro ordine di evacuazione per sud Beirut
Tel Aviv, 15 nov. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha emesso un altro ordine di evacuazione per Beirut Per la terza volta, oggi, l'esercito israeliano ha ordinato agli abitanti dei quartieri Haret Hreik e Hadath, nel sud della capitale libanese, di fuggire.
In un post su X, il portavoce militare israeliano Avichay Adraee ha individuato gli edifici nelle aree che l'esercito "prenderà di mira prossimamente". "Per la vostra sicurezza e quella delle vostre famiglie, dovete evacuare immediatamente questi edifici e quelli nelle vicinanze", ha avvertito.
- 13:23 - Spagna: presidente governo Valencia si scusa per errori e chiede commissione d'inchiesta
Madrid, 15 nov. (Adnkronos) - "Come presidente della Generalitat, voglio chiedere scusa" alle persone che hanno avuto "la percezione che gli aiuti non arrivassero o non fossero sufficienti". Lo ha dichiarato Carlos Mazon, che in un discorso al parlamento non ha annunciato le proprie dimissioni - a causa della gestione dell'alluvione del 29 ottobre, costata la vita a più di 220 persone - da presidente del governo regionale. Mazon ha invece proposto la creazione di una commissione d'inchiesta e ne ha chiesto un'altra al Congresso dei deputati. "Abbiamo bisogno di risposte", ha affermato, ammettendo che "ci sono state cose che non sono state fatte bene" e assicurando che "non si sottrarrà alle sue responsabilità". Il presidente del governo regionale ha sottolineato anche la responsabilità dello Stato: "È legittimo chiedersi se la risposta alle richieste di aiuto e il coordinamento tra le istituzioni sia stata opportuna e tempestiva data la gravità della situazione", ha affermato.
Davanti al parlamento di Valencia, Mazon ha paragonato la catastrofe generata dalla Dana ad "uno scenario di guerra", che "purtroppo ha causato devastazioni". E' stata "una tragedia, la situazione peggiore della nostra storia recente". "Affinché tutto torni alla normalità - ha aggiunto - è necessaria magnanimità, responsabilità e che tutte le amministrazioni statali, a tutti i livelli, diano il meglio delle nostre capacità e risorse".
Non da ultimo, Mazon ha indicato lo Stato centrale come responsabile della tragedia, sottolineando che è "legittimo chiedere" se i sistemi di misurazione della portata dell'acqua o pluviometrici, di competenza della Confederazione Idrografica Júcar e Aemet abbiano funzionato o se "tutti gli attori coinvolti disponessero di informazioni sufficienti in modo tempestivo per applicare protocolli che avevano funzionato in situazioni precedenti".
"È legittimo chiedersi se la risposta alle richieste di aiuto e il coordinamento tra le istituzioni sia stata opportuna e tempestiva data la gravità della situazione", ha accusato. Infine, Mazon ha sottolineato: "È legittimo chiedersi se il sistema ha risposto come credevamo dovesse rispondere". "Ho la risposta: non ha fatto", ha chiosato.
Il presidente della Generalitat Valenciana ha riconosciuto che sono stati commessi errori nella gestione della Dana. "Non nego i fallimenti, non è possibile farlo né sarebbe utile, implicherebbe che non abbiamo imparato nulla né siamo disposti a imparare, per paura dell’usura politica o per trarne vantaggio", ha detto. "Non mi sottraggo ad alcuna responsabilità", ha aggiunto.