Il più delle volte, quando si parla di olii lubrificanti, le donne si irrigidiscono. Qualcuno di voi farà la battutaccia “per via della legnosità” e forse non avete tutti i torti. Purtroppo si pensa subito alla secchezza vaginale o al fatto che una donna non si ecciti abbastanza, che poi gli uomini dovrebbero farsi un po’ di autoanalisi.
Se si va in farmacia potete trovare tanti prodotti e le descrizioni infiorano il messaggio: dagli “idratanti vaginali fluidi”, al“gel intimo protettivo”, “gel che previene le irritazioni” – qui ci starebbe l’emoticon con la faccina perplessa – , quello che poeticamente spiega “la soluzione alla secchezza vaginale permette di riprodurre la lubrificazione vulvare permettendo di non utilizzare sostanze lubrificanti di natura sintetica”, ancora il “rinfrescante a base di Silicaria ed Elicriso pH 5.5 indicato in caso di secchezza dei genitali esterni” (mi vengono i brividi a pensare al clitoride paragonato a una prugnetta Sunsweet).
Il lubrificante è semplicemente un coadiuvante: aiuta la penetrazione vaginale e anale, aiuta a proteggere i sex toys, aiuta quando facciamo ginnastica pelvica – poche gocce prima di inserire le palline vaginali – , aiuta quando il partner è iperdotato. Quindi perché vergognarsene?
Non sto ad elencare le tipologie e gli aromi perché ve ne avevo già parlato poche settimane fa ma sono rimasta colpita da un brand francese che è il 1° a trattare cosmetici erotici bio.
L’Anal Relaxing Spray, per esempio, è a base di olio essenziale di lavanda e chiodi di garofano, mentre quello per pulire i sex toys è composto da ingredienti quali il tea tree, potenteantibatterico.
Non vengono usati l’olio di palma, parabeni, colorazioni artificiali, aromi.
Immagino vi siate soffermati sullo spray e sul motivo per cui si usi ma il burro di “Ultimo tango a Parigi” è obsoleto. Idem la vaselina. Poco igienici. Al contrario, il nebulizzatore è comodo, non unge e questi prodotti – già in commercio da anni – aiutano a decontrarre e non anestetizzano. Monsieur Donnat propone anche lubrificanti anali a base di burro di shea (Cleopatra lo usava ma per uso cosmetico. O forse no…) estratto dall’albero africano Vitellaria paradoxa. Certo che qui i doppi sensi abbondano.
Quando si utilizza un oggetto del piacere, non sempre si ha a disposizione una toilette, acqua e Amuchina. Quindi munirsi di un prodotto comodo che disinfetti sarebbe sempre cosa buona e giusta. In commercio si possono acquistare salviette o un comodissimi spray. Ne ho visti persino a forma di pennarello, conseguentemente comodi da tenere in borsa o nel taschino.
Quindi, amiche mie, tornando ai lubrificanti, non abbiate timori: la secchezza vaginale è risolvibile e se capita, prendetela in maniera giocosa chiedendo al vostro partner di farvi una carezza o un massaggio utilizzando un ottimo prodotto. Se poi è naturale, sa di lampone, ed è commestibile vi divertirete ancor di più, di qualsiasi pertugio si tratti.
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Foto tratta da http://www.divinextases.fr/index.php