“Questa è solo l’ennesima emergenza per la Val Polcevera, a Genova“. Così Valerio Gennaro, epidemiologo e attivista dell’associazione Medici per l’Ambiente sulla perdita di petrolio che domenica 20 aprile ha riversato tonnellate di greggio nel torrente Polcevera e in mare. A cedere, un tubo dell’oleodotto della raffineria Iplom. “Da anni denunciamo uno stato di emergenza ambientale ma anche sanitaria. Non siamo più disposti a sentire il ricatto che costringe a scegliere tra lavoro e salute“. Per Federico Valerio, chimico ambientale, sarebbe “finita un’epoca”. “Dopo gli accordi di Parigi, i maggiori Stati del mondo hanno ratificato gli accordi e rinunciato a proseguire le estrazioni. Tutto questo è in forte contrasto con il sostanziale ‘via libera alle trivelle’ dato dal Governo Renzi“. E i lavoratori? “I nuovi lavori sono quelli della efficenza energetica, della manutenzione degli edifici, la riconversione alle energie pulite”. Le soluzioni ci sono, aggiunge Valerio Gennaro: “Basterebbe ascoltare la società civile anziché quei pochi imprenditori che perseguono i loro legittimi interessi”
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