Cinque grammi di materiale non prezioso per ogni chilo d’oro: è così che una vincita di 100mila euro si riduce a circa 64mila euro. Il fornitore? Banca Etruria. La denuncia parte dal programma di Rai3 Report, che nella puntata del 24 aprile presenta un’inchiesta sui premi “in gettoni d’oro” che dal 1955 costituiscono l’anima di tutti i quiz televisivi. La trasmissione di Milena Gabanelli, si legge nell’anticipazione pubblicata dal Corriere della Sera, spiega che la televisione pubblica sostiene di premiare a differenza di Mediaset i concorrenti con gettoni d’oro 999,9, cioè al massimo della purezza.
L’inchiesta di Sigfrido Ranucci per Report prende l’avvio dalla segnalazione fatta dalla signora Maria Cristina Sparanide, vincitrice nel 2013 della trasmissione Red or Black di RaiUno: come saldo dei 100mila euro vinti, lamentava la signora, la Rai le ha inviato 4 gettoni da 20mila euro, commissionati alla Zecca dell Stato. La somma non ricevuta serve a pagare le tasse, e il concorrente ne è sempre informato. Anche se, rileva ancora il servizio di Raitre, solo con la lettera del Poligrafico dello Stato il concorrente apprende di dover pagare anche l’Iva, imposta, questa, che non dovrebbe ricadere sull’oro “per investimento”, quale un lingotto o, appunto, un gettone. In più, oltre alle tasse così calcolate e al costo del conio del gettone, a carico del vincitore risulta essere anche un ulteriore calo del 2 per cento dovuto alla fusione. Alla fine dei conti, dunque la vincita di 100mila euro si riduce così a poco più di 64 mila.
Ma non solo. Dalle analisi condotte dalla signora Sparanide sui gettoni vinti, risulta un’altra anomalia: secondo l’orafo che li ha valutati, i gettoni della vincitrice non sono costituiti d’oro purissimo 999,9 come riporta la marchiatura della Zecca, ma di oro 995. Ovvero: per ogni chilo d’oro, ci sono cinque grammi di altro materiale non prezioso. Questo nonostante la Rai lo abbia acquistato, e di conseguenza pagato, come oro purissimo. La Rai, emerge dall’inchiesta, ogni anno acquista dai 6 ai 10 milioni di euro di gettoni d’oro, pagandolo naturalmente come purissimo. E da chi lo acquista la Zecca? Da Banca Etruria, già al centro delle polemiche nelle scorse settimane per l’inchiesta per bancarotta fraudolenta che riguarda tutto l’ex cda. Dall’istituto di Arezzo la Zecca ha acquistato, secondo quanto emerso dalle indagini di Ranucci, “milioni di euro in lingotti d’oro per trasformarli in gettoni della Rai per anni e senza bando di gara”. Perché “è la banca che ci fa il prezzo più basso”. La Zecca, intanto, fa sapere che dei lingotti forniti da Banca Etruria, il 20% è stato controllato in ingresso, ed è risultato oro 999,9. Ma, in ogni caso, ha comunque deciso di presentare un esposto alla Procura per far luce sulla vicenda.