I due erano in un locale di Genova Pegli quando è iniziata una lite con un altro uomo. Fuori dal locale l'omicida ha estratto una pistola e ha fatto fuoco: il padre è morto sul colpo per avere protetto il figlio con il proprio corpo
Un apprezzamento a una ragazza, una lite e poi gli spari. Sono morti così, questa notte a Genova, Adriano e Walter Lamberti, padre e figlio di 51 e 27 anni, genovesi di origini sinti: il primo è deceduto sul posto, un locale notturno di Genova Pegli, mentre il secondo è stato trasportato all’ospedale Villa Scassi, dove è morto per i colpi di pistola che gli hanno lacerato l’addome. Ad avere confessato l’omicidio è stato, come riporta Il Secolo XIX, Salvatore Maio, un pregiudicato di 62 anni: rintracciato a Voltri a casa del figlio, è stato accompagnato in questura per essere interrogato dalla pm Patrizia Ciccarese, di fronte alla quale ha ammesso di avere fatto fuoco contro i due. Per lui l’accusa è di duplice omicidio aggravato.
Secondo le prime ricostruzioni degli uomini della squadra mobile, coordinata da Annino Gargano, è con lui che Walter aveva litigato all’interno del locale di Genova Pegli: motivo del diverbio era stato un apprezzamento del giovane fatto a una ragazza. I due erano stati divisi e la lite era stata sedata, tanto che i Lamberti erano rimasti nel locale ancora per un po’. Ma quando e padre e figlio sono usciti dal bar hanno trovato l’uomo con il quale Walter aveva litigato: volano parole grosse, il padre difende il figlio, Maio estrae una pistola e spara. Il primo a morire è Adriano, che fa da scudo al figlio con il suo corpo, mentre il secondo, Walter, viene colpito all’addome: soccorso dal 118, il ragazzo muore poche ore dopo all’ospedale Villa Scassi.