Mentre nelle sedi scientifiche e del settore, parlare di vaccini significa discutere di una delle più importanti e geniali scoperte umane, farlo su Internet o “al bar”, diventa spesso occasione di scontro. Da una parte medici, genitori, scienziati e persone comuni che ne difendono efficacia e sicurezza, dall’altra orde di poco informati che ritengono i vaccini siano causa di catastrofi, sventure e cataclismi. La verità non sta nel mezzo, in campo medico una cosa si usa se serve al singolo ed alla comunità ed il vaccino ha questa caratteristica.
Nell’epoca della comunicazione globale però non è facile spiegare a chi non ha le competenze le caratteristiche dei farmaci o illustrarne i dati e comprensibilmente esistendo anche (pochi fortunatamente) addetti ai lavori che, mancanti di preparazione, spaventano i genitori, ecco che forse si spiega il motivo del tanto rumore ogni volta che si discute dell’argomento. Probabilmente c’è anche una mancanza di comunicazione delle istituzioni, spesso le vaccinazioni diventano un mero “atto d’ufficio” quando dovrebbero essere trattate per quello che sono: un farmaco, con la necessità di spiegazioni, chiarezza e documentazione. Questo non succede sempre e sono gli stessi operatori che lo chiedono, come fanno i genitori e chi è interessato all’argomento. Non prendere posizione lascia campo libero a ciarlatani, finti esperti senza alcuna competenza, medici senza scrupoli ed una lobby a scopo di lucro da non trascurare.
Fateci caso, chi sostiene che i vaccini causino le più svariate malattie ha sempre la cura (finta) per queste malattie. In realtà le urla terroristiche di certe persone non hanno alcun riscontro nella realtà, basterebbe leggere i dati che la regione Veneto ha raccolto in questi anni nei quali, su 30.000.000 di dosi somministrate in 21 anni, si sono avuti 16 eventi avversi gravi (reazioni allergiche, convulsioni febbrili, neuriti ed altro) che però sono tutti migliorati. Nessun decesso. Questo significa che è molto più pericoloso andare in auto, più frequente essere colpiti da un fulmine, più probabile morire soffocati dal cibo. Quale modo migliore per informare i genitori su un tema così delicato se non quello di basarsi sui dati e sull’oggettività e non su ipotesi personali e fantasiose?
Per questo, spontaneamente, è nato un gruppo di volontari di varia estrazione: genitori, medici, ricercatori, divulgatori, gente comune che vuole semplicemente cambiare il modo di parlare di vaccini. Finirla con le discussioni da bar, le “opinioni” non dimostrate, i medici che dimostrano la loro incompetenza spaventando i genitori, è il momento di agire per punti ed è per questo che assieme ad un gruppo che si chiama “Teamvax Italia”, è stata lanciata una “carta”, una sorta di manifesto nel quale sono illustrati i punti da seguire per ridare alle vaccinazioni il posto che meritano ed invitare tutti all’azione. Tra le iniziative promosse dalla “carta” trova spazio sia la difesa del diritto ad essere protetti dalle malattie ma anche la promozione del dovere della vaccinazione, una comunità vaccinata è sana e protegge anche chi non può vaccinarsi per motivi di salute.
Tra le altre cose si legge come sia importante “investire risorse per migliorare i Servizi vaccinali, promuovere i principi e le azioni della Carta nonché dare supporto alle realtà che vi aderiscono” o come sia giusto “garantire informazioni coerenti e corrette da parte di tutte le figure professionali che operano in ambito vaccinale, onde evitare che si verifichino fenomeni di disgregazione dell’informazione, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che sulle domande frequenti dei genitori”, quindi l’impegno del Teamvax è rivolto soprattutto alle famiglie ed alla corretta informazione che non deve limitarsi solo al freddo gesto tecnico della vaccinazione. Nel punto 3 della carta si legge: “Rendere sempre accessibili le informazioni (sia nelle sedi vaccinali che online) su alcuni argomenti chiave, quali: il funzionamento di un vaccino e i miglioramenti della tecnologia vaccinale; la produzione e la distribuzione dei vaccini; la composizione (schede tecniche) dei vaccini;”, insomma, informare bene e correttamente.
Tutto questo è necessario. Per i genitori che chiedono informazioni oneste e corrette, per i medici che hanno in mano uno strumento per informare, per le autorità che devono fermare chi, per interessi personali, sparge false notizie e per qualsiasi cittadino abbia a cuore la corretta informazione. L’iniziativa è solo all’inizio, chiunque può aderire e si può visitare il sito che è: teamvaxitalia.it. Mi sembra che un’alleanza di questo tipo, tra chi vaccina e chi è vaccinato, chi informa e chi deve essere informato, sia il modo migliore per procedere civilmente e con onestà, togliendo terra da sotto ai piedi a chi, disonestamente, spaventa, disorienta e manipola le opinioni del prossimo e non lo fa certo per beneficenza.