Dalle ispezioni è emerso che 3.768 lavoratori non erano in regola e 399 del tutto in nero. In questo modo veniva anche alterata la concorrenza
Più del 50% delle cooperative ispezionate dal ministero del Lavoro nel primo trimestre dell’anno, 470 su 934, sono risultate irregolari. Dai controlli è risultato in particolare che 3.768 lavoratori non erano in regola, perché per esempio erano pagati meno dei minimi retributivi previsti dal contratto di categoria. Tra loro 399 operavano del tutto in nero. Con la conseguenza che quelle coop pagavano il personale meno di quelle che agivano a norma di legge, alterando la concorrenza sul mercato. Le diffide accertative, cioè i provvedimenti finalizzati al recupero immediato della retribuzione dei dipendenti sottopagati, sono state 1.160 contro le 695 del 2015, quando le ispezioni erano state 905.
Secondo il ministero ai risultati ha contribuito il lavoro svolto dagli Osservatori sulla cooperazione, a cui oltre a ministero del lavoro e dello sviluppo economico partecipano anche rappresentanti di Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl e Uil.