I parlamentari ex M5s Mara Mucci e Luis Alberto Orellana saranno candidati nelle liste dei Radicali per le amministrative di Milano. Ad annunciarlo è stato il candidato sindaco Marco Cappato ai microfoni di SkyTg24 e l’elenco completo dei nomi sarà reso pubblico il 28 aprile. Mucci ha poi spiegato in una nota che “non si candida allo scopo di essere eletta”: “Il mio nome apparirà in fondo alla lista. La mia partecipazione è di sostegno al lavoro e alla rielezione di Cappato, cui mi affianco con il mio progetto, realizzato con altre associazioni nazionali, per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, da Milano a Canicattì”.
Il senatore Orellana, eletto a Pavia, è stato espulso dal Movimento 5 stelle a febbraio 2014. A ottobre 2015 è passato al gruppo Per le Autonomie e quindi in maggioranza. Il parlamentare in un primo momento era stato anche tra i potenziali candidati M5s per la presidenza del Senato pochi giorni dopo l’elezione, ma con il passare dei mesi le sue idee spesso in controtendenza con la linea ufficiale lo hanno portato all’espulsione.
La deputata Mara Mucci invece, eletta a Imola, a gennaio 2015 ha lasciato il M5s insieme a una decina di colleghi per passare al gruppo di ex grillini Alternativa libera. Proprio Mucci aveva tenuto il discorso di “addio” nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio: “E’ più facile fare un’opposizione becera e casinista”, aveva detto. “Tra non capire e rimanere in silenzio per comodità: abbiamo deciso di ribellarci”. A novembre 2015 è passata nel gruppo Misto. Oggi Mucci spiega così la sua scelta: “Nel mio cammino politico”, spiega in una nota, “ho avuto la fortuna di incontrare i Radicali italiani e l’orgoglio di poterli affiancare in queste prime battaglie insieme. Chi conosce la politica, sa che non è questa la strada che uno prende per cercare una rielezione. Ma solo per sostenere una lista che si presenta con tante difficoltà e l’obiettivo di far parlare del programma di Milano scritto da chi, dall’opposizione, ha già fatto molto per la città. La politica si può fare anche fuori dalle istituzioni, i radicali l’hanno sempre fatto, ma mettere un consigliere è indubbiamente importante”. Per questo, dice la deputata, l’obiettivo non sarà la sua elezione: “Il messaggio non sarà di certo votate Mara Mucci, ma sarà piuttosto di invito a conoscere i radicali italiani, e magari scrivere sulla scheda il nome di un radicale per averlo nelle istituzioni”.
*aggiornato da redazione web il 28 aprile 2016 alle 18.30