Prima era solo una voce, seppure molto insistente. Ora c’è anche l’ufficialità: Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Rio 2016. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha condiviso con la giunta del comitato olimpico in corso di svolgimento al Foro Italico la sua decisione. La Pellegrini, in attesa della conferenza stampa in programma al salone d’onore del Coni, ha già detto la sua sui social network: “È il coronamento di anni ed anni di carriera fatti di grandi sconfitte e grandissime vittorie, momenti dove mi sono persa e momenti dove mi sono ritrovata o altri… dove ho perso qualcuno di importante!” ha scritto la nuotatrice sul suo profilo Instagram. “Nonostante tutto ogni volta che vado a letto la sera mi dico che ne è valsa la pena perché ho saputo combattere sempre, senza mai mollare, pronta per ricominciare tutto la mattina successiva!!#rio2016 #onorata #portabandiera #azzurri” ha concluso la Pellegrini.
Nel corso della sua carriera la nuotatrice veneta ha vinto due medaglie olimpiche, entrambe nei 200 stile libero: l’argento ad Atene 2004 a soli 16 anni e l’oro a Pechino 2008. Pellegrini succede alla schermitrice Valentina Vezzali, potabandiera a Londra 2012 che proprio nei giorni scorsi ha annunciato l’addio all’attività agonistica. La campionessa diventa così il quinto alfiere donna nella storia azzurra dei Giochi Estivi – la prima fu la ginnasta Miranda Cicognani a Helsinki 1952 – regalando una pagina storica anche al mondo del nuoto, che rientra tra le discipline gratificate dalla nomina di un proprio atleta nel ruolo di portabandiera. L’attuale detentrice del primato mondiale ed europeo nei 200 metri, grazie all’argento vinto ai Mondiali di Kazan 2015 è diventata la prima nuotatrice di tutti i tempi a salire sul podio iridato per la sesta volta consecutiva. Da oltre dieci anni, infatti, dal secondo posto di Montreal 2005, è sempre stata tra le prime tre regine di specialità (due ori, tre argenti e un bronzo), vincendo anche altri due ori mondiali nei 400 stile libero. La Pellegrini farà sventolare il tricolore al Maracanà il prossimo 5 agosto, nel giorno del suo 28° compleanno.
LA CARRIERA: DA ATENE A RIO, UNA STRADA COSTELLATA DI SUCCESSI
Argento olimpico a 16 anni e 12 giorni ad Atene 2004, oro a Pechino 2008. Due volte campionessa del mondo a Roma 2009 e Shanghai 2011 ed ancora oggi detentrice del record del mondo dei 200 stile libero. Questo, e molto altro, è Federica Pellegrini la portabandiera italiana ai Giochi di Rio 2016. Nata a Mirano (Venezia) il 5 agosto nel 1988 la nuotatrice veneta ha scritto pagine incancellabili dello sport italiano ed ora in Brasile, alla quarta olimpiade, andrà alla caccia della ciliegina sulla torta. Dopo aver lasciato il suo amato Veneto nel 2004 per trasferirsi alla Dds di Milano sotto la guida del tecnico Max Di Mito, la Pellegrini ci è tornata nel 2006. Destinazione il centro federale di Verona dove formò un connubio inscindibile con l’allora Ct della nazionale Alberto Castagnetti. A rompere il loro rapporto solo il destino con la morte dell’amato tecnico nel settembre 2009 a soli 66 anni. Travagliato il periodo successivo dove Pellegrini scelse di affidarsi prima a Stefano Morini, storico vice di Castagnetti, e poi al francese Philippe Lucas, ex tecnico della storica rivale Laure Manaudou. Sotto la sua guida giunsero due medaglie d’oro al mondiale di Shanghai 2011. In quella occasione si consumò anche l’addio allo storico fidanzato Luca Marin e la nascita di un nuovo amore con un altro collega e suo attuale compagno, Filippo Magnini.
L’11 agosto, pochi giorni dopo la fine dei mondiali, Pellegrini cambiò nuovamente coach ufficializzando l’accordo con Federico Bonifacenti, già suo vice allenatore durante il periodo trascorso con Castagnetti. Un binomio che durò poco perché poco prima dei Giochi di Londra 2012 la campionessa azzurra decise di affidarsi a Claudio Rossetto, tecnico di Magnini. Alle Olimpiadi però le cose non andarono come sperato e Pellegrini mancò il podio sia nei 400 che nei 200 stile libero, dove difendeva l’oro di Pechino. Da qui il ritorno sotto la guida di Philippe Lucas, appoggiato dal giovane Matteo Giunta che nel 2014 diventò il suo tecnico, rapporto che prosegue tutt’ora, dopo il secondo addio con il transalpino. In mezzo il grande ritorno al mondiale di Barcellona 2013 dove vinse un inaspettato argento nei 200 stile libero. I numeri complessivi della carriera della Pellegrini sono straordinari. Due medaglie olimpiche, nove mondiali ed undici europee senza contare quelle vinte in vasca corta. E’ primatista italiana dei 100-200-400 stile libero ed a livello nazionale ha vinto oltre 50 medaglie d’oro individuali. Il suo nome era fra i papabili per il portabandiera già per i Giochi di Londra ma la veneta si tirò indietro dalla lista dei possibili alfieri avendo la gara sui 400 stile libero il giorno successivo alla Cerimonia. A Rio invece farà solo i 200, la gara che l’ha resa immortale, e potrà quindi godersi l’ingresso nello stadio con il tricolore in mano.