Costi della politica

Europarlamento, italiani all’undicesimo posto per presenze: meglio di Francia e Germania, peggio di Austria e Malta

I dati elaborati da Openpolis sulla base delle rilevazioni di VoteWatch.eu. Parlamentari austriaci in testa con il 95,69% di eletti in Aula al momento delle votazioni. Maltesi e croati al secondo e terzo posto. Grecia fanalino di coda. Caputo (Pd) primo fra tutti i deputati Ue. Salvini (Lega Nord) al cinquecentesimo posto, la “renziana” Picierno 503esima. Alessandra Mussolini (Forza Italia) e Renato Soru (Pd) fra i più assenti

Lavorano di meno rispetto ai colleghi austriaci, estoni, sloveni, slovacchi, croati, polacchi e maltesi. Ma di più in confronto a quelli di Svezia, Germania, Cipro, Francia, Lettonia e Olanda. Nonché del Regno Unito e, soprattutto, della Grecia. All’Europarlamento i deputati italiani occupano l’undicesimo posto per numero di presenze. Con percentuali di tutto rispetto: 91,27% di partecipazione alle votazioni. Esprimendo addirittura il parlamentare più stacanovista: Nicola Caputo del Partito democratico (99,97%). I dati, elaborati da Openpolis sulla base delle rilevazioni di VoteWatch.eu (il portale tramite il quale viene monitorata l’attività dei 751 componenti del Parlamento Ue), sono stati calcolati sulla scorta delle presenze dei singoli deputati in Aula durante le sedute nelle sedi di Bruxelles e Strasburgo. Dove rispetto a quelle delle assemblee dei singoli Stati, compresa l’Italia, le votazioni si svolgono con ritmi tutt’altro che serrati: una media di appena quattro o cinque al mese.

AUSTRIA ÜBER ALLES – Dal 1° luglio 2014, giorno nel quale è iniziata ufficialmente l’ottava legislatura, ad oggi, il Parlamento europeo si è infatti riunito 102 volte in seduta plenaria per un totale di 3.103 votazioni. Giusto per fare un confronto, nello stesso lasso di tempo, la sola Camera dei deputati ha registrato un totale di 13.636 votazioni spalmate su 461 sedute. Fra quelli dei 28 Stati membri, come detto, i deputati italiani sono di poco fuori dalle prime dieci posizioni. Un dato in calo se confrontato con quello di gennaio di quest’anno (92,14%), quando il nostro Paese era al nono posto; ma comunque in crescita rispetto agli anni precedenti: a gennaio 2015 era fermo all’89,71% e ad agosto 2015 al 90,61%. E gli altri? Se gli austriaci fanno meglio di tutti con il 95,69%, insieme a maltesi (95,08%) e croati (94,67%), peggio di noi fanno Francia (89,76%), Germania (89,3%), Spagna (89,06%), Inghilterra (84,69%) e Grecia, fanalino di coda con l’84,52%.

SALI E SCENDI – Ma quali sono i deputati italiani che, nei primi due anni di legislatura, si sono distinti per la loro assidua presenza in Aula? Nicola Caputo (Pd), che ha partecipato a 3.102 delle 3.103 votazioni effettuate finora, è saldamente al primo posto fra tutti i parlamentari Ue. Nella top ten però figurano altri tre nostri connazionali: Mara Bizzotto (Lega Nord), terza con il 99,87% di presenze, e i dem Nicola Danti e Isabella De Monte, rispettivamente settimo e nona. E i “big”? Barbara Spinelli, che l’11 maggio 2015 ha abbandonato la lista L’altra Europa con Tsipras, è 93esima (98%). Simona Bonafè del Pd è 194esima (96,07%), il leghista Mario Borghezio 243esimo (94,94%). Il segretario del Carroccio Matteo Salvini è 500esimo (88,66%), la “renziana” Pina Picierno 503esima (88,61%), Raffaele Fitto (Conservatori e Riformisti) 707esimo (74,45%) e Lorenzo Cesa (Ncd-Udc) 713esimo (72,68%). Agli ultimi posti del ranking troviamo invece Alessandra Mussolini (Forza Italia), 722esima con il 69,87% delle presenze, e l’ex presidente della Regione Sardegna Renato Soru (Pd), 745esimo (56,07%).

Twitter: @GiorgioVelardi