BENVENUTI MA NON TROPPO di Alexandra Leclère con Karin Viard, Josiane Balasko, Didier Bourdon (Francia, 2016) Durata 106’ Voto 2/5
Inverno estremo a Parigi con neve, ghiaccio e vento sulle strade. Il governo francese emana un decreto che obbliga i cittadini più abbienti con appartamenti molto grandi a dividere la casa con poveri senza tetto fino a quando il maltempo non passerà. La coppia ‘bobo’, docente universitaria e scrittore di sinistra, e quella di ricconi borghesi che abitano nello stesso palazzone chic con portinaia dichiaratamente razzista strabuzzano allo stesso modo gli occhi e non ne vogliono sapere: ma finiranno letteralmente per farsi invadere stanze ed edificio da clochard e migranti. Ne hanno scritto tutti, e male, di questo film prima che uscisse in Italia, anche se Benvenuti ma non troppo con questa sua trafelata e superficiale rappresentazione delle differenti classi socio-economiche, di egoismo iperpresente e altruismo malcelato, si abbarbica comunque attorno ad uno spirito farsesco che riduce tutto, cultura e linguaggio del fastidio sul diverso, stereotipo sui singoli immigrati e politicamente scorretto perfino sugli ebrei, ad un sinistro, realistico e sotterraneamente diffuso atteggiamento antistraniero che volenti e nolenti pulsa di cronaca e politica dell’oggi. Non un trattato filosofico sull’alterità, ma nemmeno una cialtronata contenutistica. (DT)