“Ha proseguito il lavoro, in continuità con il nostro, nella giusta direzione”. È un giudizio positivo quello dell’ex ministro Paola Severino sul governo Renzi in tema di giustizia. “Sta seguendo la scia tracciata dal governo Monti. Noi avevamo fatto una prima parte della riforma in tema di corruzione, ma avevamo detto che andava completata con il falso in bilancio, l’autoriciclaggio, la modifica dei tempi della prescrizione”, afferma a margine del convegno “Piccolo Atlante della corruzione” all’Università Luiss di Roma. “Pannicelli caldi? Frutto di mediazioni al ribasso? Costruire costa moltissimo, demolire nulla, è difficile condurre in porto certe riforme con maggioranze variabili, tutto è migliorabile, ma c’è volontà di costruire e all’estero percepiscono questi progressi”, conclude. Ma sull’aumento del contante, da mille a tremila euro, in discontinuità con quanto previsto dal governo Monti contro l’evasione fiscale non risponde. Eppure, “l’evasione e la corruzione sono due facce della stessa medaglia”, sono le parole che riecheggiano in sala di Irene Buscemi