Il contagio sull'isola africana prosegue da marzo, aggravato dalle forti piogge. Allestiti campi "di isolamento" su due piccole isole. Un pericolo per la salute degli abitanti ma anche per l'economia del Paese
Almeno 45 persone sono morte a causa di un’epidemia di colera che sta investendo Zanzibar dal marzo scorso. “Oggi sono circa 3mila le persone ricoverate in ospedale con i sintomi del colera”, ha detto Muhammad Dahoma, il direttore della prevenzione delle malattie e di controllo del ministero della Salute. Il governo dell’isola africana ha preso provvedimenti per arginare l’epidemia, tra cui il divieto di vendita di cibo e succhi di frutta in aree aperte, comprese le spiagge. Il governo ha anche installato diversi campi nelle isole di Unguja e Pemba per isolare i pazienti affetti da colera.
Intanto, fa sapere l’agenzia Associated Press, le forti piogge intasano i sistemi fognari aggravando la diffusione dell’epidemia e mettendo in pericolo quella che è una delle principali fonti di guadagno del Paese. “L’epidemia di colera – spiega infatti ancora Ap – è una minaccia per l’industria del turismo, soprattutto in questi mesi quando la stagione turistica entra nel vivo”.