Il gruppo italo-americano avrebbe accesso a tutta la tecnologia driverless sviluppata a Mountain View, mentre “Big G” troverebbe un partner esperto nella costruzione di automobili
Non sarà con General Motors, né con Ford o PSA. Il prossimo accordo industriale di FCA sarà, invece, con Google e non per mettere un nuovo software nel sistema di infotainment Uconnect. In ballo c’è la guida autonoma, un argomento su cui a Mountain View hanno molto da dire, mentre il gruppo italo-americano finora lo ha totalmente snobbato. Alla luce dei fatti, però, si potrebbe rileggere la tattica di Marchionne come attendista e di basso profilo, visto che già un anno fa aveva fatto un tour completo della Silicon Valley.
Evidentemente in questi mesi c’è stato un certo lavoro sotto traccia, i cui frutti dovrebbero vedersi molto presto sulla Chrysler Pacifica, il nuovo minivan presentato a Detroit. Addirittura, secondo il Wall Street Journal, l’accordo potrebbe essere annunciato nelle prossime ore o al massimo nei prossimi giorni.
A questo proposito, bisogna specificare che FCA collaborerebbe con una sezione ben specifica creata da Alphabet (la società a cui fa capo Google) che si occupa solo di automotive e di guida autonoma, ma che ha pure l’ambizione di diventare un fornitore dell’industria automobilistica. Un ruolo che non gli è stato riconosciuto da General Motors, con cui le trattative non sono mai arrivate a conclusione per il mancato accordo sulla proprietà sia della tecnologia che dei dati sensibili. Quello che è certo, comunque, è che Alphabet non vuole produrre direttamente automobili e in questo senso FCA potrebbe essere il partner ideale, mettendo a disposizione gli stabilimenti.
Solo martedì scorso, del resto, Marchionne aveva esternato la speranza di chiudere un accordo con un’azienda estranea al settore auto, da annunciare entro la fine dell’anno. E la partnership con Alphabet sarebbe perfetta per entrambi. Da un lato, FCA è molto indietro nella ricerca e nella sperimentazione sulla guida autonoma, mentre Google si trova nella stessa condizione per quanto riguarda la costruzione di automobili. Il matrimonio, dunque, potrebbe essere perfetto, combinando al meglio pregi e difetti dei due promessi sposi.