Più ‘professionali’ perché preparati da corsi di formazione obbligatori, con un piccolo aumento di stipendio tra i 30 e i 50 euro, ma soprattutto, estratti a sorte e non più nominati dalla commissione elettorale comunale. Novità in vista per i presidenti e gli scrutatori dei seggi elettorali, secondo quanto prevedono due proposte di legge presentate da Pd e Democrazia solidale-Centro democratico per cancellare la riforma del 2006 che affida all’organismo comunale la scelta della ‘squadra’ del seggio elettorale tra i cittadini iscritti all’albo degli scrutatori.
Così, sottolinea il primo firmatario della proposta Pd Giuseppe Guerini, il sorteggio sarebbe “più in sintonia con i principi generali di equità”. E soprattutto garantirebbe la più assoluta imparzialità nella scelta di chi è chiamato a vigilare sulla regolarità del voto. Il punto critico del sistema attuale, infatti, come ricorda lo stesso Guerini, è nella discrezionalità della scelta affidata alla commissione elettorale, presieduta dal sindaco e formata da tre componenti effettivi e tre supplenti scelti tra i consiglieri comunali. “Non si comprende perché –insiste l’esponente dem- la nomina degli scrutatori debba essere effettuata discrezionalmente da un organismo composto da rappresentanti politici locali eletti dal Consiglio comunale”. Ristabilito il principio del sorteggio, ogni Comune potrà autonomamente decidere se prevedere una corsia preferenziale, tra i cittadini sorteggiati, per alcune specifiche categorie, come disoccupati e studenti.
Obiettivo sorteggio anche per Democrazia solidale, che però rispetto alla proposta del Pd allunga la lista delle novità. Innanzitutto sotto il profilo economico, con un incremento, se pure contenuto, del ‘gettone’: la retribuzione forfettaria per i presidenti di seggio passa da 150 a 200 euro, oltre al trattamento di missione, se dovuto. Per segretari di sezione e scrutatori, invece, il compenso sale da 120 a 150 euro. A cascata, sono previsti aumenti anche delle maggiorazioni in caso di più consultazioni contemporanee o per i seggi ‘speciali’ allestiti negli ospedali o negli istituti di pena.
Poi, una adeguata formazione ‘tecnica’ per non correre il rischio di svolgere il ruolo di presidente e scrutatore con “improvvisazione e superficialità. Il primo passo, dunque, è quello di creare due distinti albi nazionali, uno dei presidenti di seggio e l’altro degli scrutatori, per garantire una maggiore ‘professionalità. L’ammissione agli albi passa attraverso un concorso pubblico comunale, con cadenza biennale, il cui accesso è vincolato alla frequentazione di corsi di formazione gratuiti ma obbligatori. Per essere ammessi al corso per presidenti di seggio è indispensabile il diploma di maturità, mentre è sufficiente la licenza media per quello da scrutatore. Il sorteggio, sempre secondo la proposta di Democrazia solidale, dovrà avvenire tra il venticinquesimo e il ventesimo giorno che precedono le elezioni e dovrà essere ripetuto in caso di rinunce tra i cittadini chiamati al seggio.