Dimenticare di stare correndo un rischio, fregarsene. Così si vanno a fare i murales sui muri delle ferrovie e sui treni. “Io sono andato diverse volte a scrivere sul lungo linea dei binari – racconta A.K., 20 anni, writer milanese attualmente sotto processo per imbrattamento -. Comunque basta stare attenti e camminare nel verso opposto rispetto ai treni. Poi certo può andarti anche male, ma non ci devi pensare altrimenti non esci neanche di casa”. La morte di un altro giovane writer russo, avvenuta il 14 aprile, non scoraggia gli street artist ad andare a disegnare sui muri nei luoghi più nascosti di Milano. Davide ‘Atomo’ Tinelli, invece, fa murales fin dagli anni ‘80. “Ma rispetto a quando ho iniziato io – racconta – le cose sono cambiate: c’è più repressione e i ragazzi di oggi hanno paura degli arresti. Per questo pur di disegnare vanno a cercare i luoghi più oscuri e pericolosi”
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