“Mi sento sempre dire che guido un partito di delinquenti… voglio ricordare che M5s e Forza Italia sono guidati da due leader con sentenze passate in giudicato“. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervistato all’Arena di Rai1, rialimenta la battaglia continua con le opposizioni e in particolare i Cinquestelle. Il capo del governo ricorda di avere la fedina penale pulita. E le polemiche sui processi di Denis Verdini (che sono sei) secondo lui sono incomprensibili: “Francamente capisco poco” quando qualcuno dice che deve salire al Quirinale perché la maggioranza è cambiata: “C’è in Parlamento una maggioranza o no? Ora il M5s ce l’ha con Verdini. E’ un problema loro…”. In realtà il problema è anche del Pd, visto che un giorno sì e l’altro pure è la minoranza del partito a contestare la scelta di imbarcare definitivamente il gruppo parlamentare di Ala nelle decisioni sull’agenda politica. D’altronde, ricorda Renzi, quando “Verdini votava per il governo Letta nessuno si scandalizzava”. Insomma, “c’è un Parlamento in cui si portano le leggi, se c’è la maggioranza si va avanti sennò no. Ora il M5S ce l’ha con Verdini ma non si devono fidanzare”. Uno dei provvedimenti che ha visto votare a favore Ala sono le unioni civili e “io vado al concreto, le unioni civili Verdini le ha votate, senza Verdini c’erano problemi”. I 5 Stelle, aggiunge, “ogni volta chiedono la sfiducia al governo, ma perché non fanno proposte migliori delle nostre?”.
L’altro punto importante dell’intervista a Renzi riguarda il ritorno allo scontro tra politica e giustizia. “Pieno rispetto per Davigo – dice il presidente del Consiglio – io dico che se uno ruba deve essere preso e giudicato, non è pensabile sparare nel mucchio. Se dici che sono tutti uguali fai il gioco di quelli che rubano, io non ce l’ho con i magistrati ma non bisogna fare giudici contro politici, ma onesti contro ladri“. “Sì – continua il capo del governo – ci sono politici corrotti ma io voglio i nomi, voglio sapere chi ruba e chi non ruba e dico una cosa sulla quale il 101% degli italiani pensa che sia banale. Io voglio che l’opera commissariata vada avanti e voglio sapere dal magistrato il colpevole con le sentenze”.
Poi il nodo prescrizione che sta facendo ballare la maggioranza ormai da oltre un anno. “La prescrizione va cambiata, noi siamo di questo avviso ma va chiesto contemporaneamente ai magistrati, che gestiscono gli uffici, di essere capaci così come fanno i migliori magistrati. Ci sono alcuni tribunali in cui si corre, altri dove troppo spesso si va con la prescrizione. La posizione governo è quella del 31 agosto 2014, la prescrizione è un incubo e la voglio cambiare ma serve certezza dei tempi“.
In generale, puntualizza il capo del governo, “io non dico che va tutto bene, se uno lo dice è da Tso ma il punto vero è che fuori da nostri piagnistei, dalle nostre paure, ci sono segnali che qualcosa si rimette in moto. Siccome mancano due anni da qui alle elezioni, siccome l’Ue sembra accorgersi che qualcosa deve cambiare e siccome l’Italia sembra più forte, il mio invito è smettere di guardare solo alle cose negative”. Ce n’è anche per la segretaria della Cgil Susanna Camusso: “Se la Camusso è stanca di commentare Renzi, Renzi è stanco di commentare Camusso. Noi abbiamo messo soldi veri su ricerca e cultura”. Quanto all’Austria e alla frontiera del Brennero, Renzi se la cava con una battuta: “E’ propaganda, loro stanno facendo una campagna di comunicazione perché non stanno facendo niente di concreto perché sono in campagna elettorale”.