Primi ciak del film su Morrissey, l’ex frontman degli Smiths, il campione e elegantissimo antesignano di ogni grammatica dei sentimenti indie, fin da quei romantici, innocenti, controversi anni ottanta. Sono partite le riprese del biopic (forse non pienamente autorizzato dal Nostro) su un artista totale, antiliberista e vegano oltranzista ante litteram, dal timbro e dalle ballate spesso viscerali e struggenti e che in Italia, nonostante le altalenanti fortune discografiche, gode ancora di un culto incondizionato, che si rinnova di generazione in generazione.
Non ci è dato sapere come stia veramente il quasi 57enne suddito (ribelle) di Sua Maestà, che di anni ne ha invece appena compiuti 90 (altro che The Queen is dead): nel 2014 sconvolse il mondo alternativo raccontando di esser malato di cancro, di avere avuto già varie recidive ma “nessuna paura di morire”. Anzi, di lì a poco partì per un tour fiammeggiante che toccò anche la penisola: fu un concerto oggettivamente tirato ed emozionante.
Ma torniamo al film biografico in lavorazione. Si intitola Steven, è ambientato a Manchester (la città che lo mise al mondo nel 1959) e risalirà la corrente del tempo fino agli anni dell’adolescenza di Moz, come lo chiamano i suoi fan, seguendo la sua progressiva levitazione nei cieli dell’iconografia pop indipendente. Nella pellicola, Morrissey sarà l’attore Jack Lowden, già protagonista di note serie tv: “Morrissey è un’icona immensa. Faceva parte di uno scenario in cui dominava la classe operaia, e si sentiva fuori posto. Ha intrapreso diversi lavori prima di capire chi fosse in realtà – queste le parole di Lowden non appena ha saputo del ruolo -. Voleva andarsene e tuffarsi in quell’esplosione di musica, che era la Manchester di quel tempo. Era bellissimo, tutti cercavano di trovare il proprio posto”.
Al suo fianco Jessica Brown nella parte di Lindest Sterling, artista di Liverpool e grande amica del geniale musicista inglese. Regia di Mark Gill. Produttore Orian Williams, lo stesso di Control, il bel film sui Joy Division di qualche anno fa. Lecito attendersi, insomma, una piccola pietra miliare nel genere. Please please please let me get what I want: che il mito di Morrissey rifiorisca, onorando il più possibile il suo Stile, anche sul grande schermo. Con la speranza contestuale, ovvio, di riascoltarlo presto anche su disco, e in concerto.