Occhi puntati sulla commissione Affari costituzionali della Camera. Dove oggi il dem Matteo Richetti ha presentato il testo base di riforma della disciplina dei partiti politici su cui ci si confronta da mesi. La novità più importante è il venir meno dell’obbligo dell’iscrizione all’albo dei partiti ai fini della partecipazione alla competizione elettorale. Obbligo che invece era previsto dal ddl presentato dal vicepresidente del Pd Lorenzo Guerini e già bollato come norma ‘contra personam’ a danno del M5S.
Nel testo presentato oggi, per i movimenti che intendono partecipare alla competizione elettorale è invece previsto solo il vincolo della presentazione di una dichiarazione di trasparenza che dovrà contenere alcuni elementi fondamentali, pena la ricusazione delle liste. Quali sono questi elementi? Si dovrà indicare il “legale rappresentante del partito o del gruppo politico e la sede legale nel territorio dello Stato; gli organi del partito o del gruppo politico, la loro composizione nonché le relative attribuzioni; le modalità di selezione dei candidati per la presentazione delle liste”.
Nonostante le modifiche, rimangono critici gli esponenti del M5S. “Non è stata recepita alcuna nostra istanza. L’obbligo di statuto era incostituzionale: davamo già per scontato il ritiro della norma”, è il commento del deputato Danilo Toninelli. Che alza il tiro, soprattutto sui finanziamenti alla politica: “La proposta di legge Richetti non parla mai di trasparenza né fa menzione delle fondazioni“. Più che i requisiti minimi di trasparenza relativa all’organizzazione richiesti alle forze politiche “per rafforzare i loro requisiti di democraticità”, il nodo irrisolto resta insomma, almeno a detta dell’esponente pentastellato, quello dei finanziamenti che potrebbero arrivare ai partiti in via indiretta. Il provvedimento infatti non rende esplicito l‘obbligo di pubblicità per quelle che da sempre sono considerate le casseforti dei partiti, pur restandone formalmente distinte e cioè le fondazioni.
Quanto invece ai finanziamenti privati a partiti e movimenti, nel testo-Richetti si fa riferimento alla necessità di tracciare le donazioni tra i 5.000 e i 15.000 euro, attraverso una dichiarazione congiunta del donatore (“soggetto erogante”) e del tesoriere o del rappresentante legale delle forze politiche che ricevono i soldi. Oltre i 15.000 euro la donazione deve essere anche pubblicata on line. Cosa che spinge Richetti a dire: quando le cifre diventano significative, prevale “il diritto alla trasparenza rispetto a quello alla riservatezza del donatore”. A meno che si tratti di banche a cui non si applicano comunque queste norme: nessuno potrà sapere nulla dei finanziamenti direttamente concessi dagli istituti di credito o aziende bancarie.
Tra le altre previsioni del testo base, su cui si aprirà la discussione in commissione a partire da domani, anche quella di un’anagrafe degli iscritti accessibile alla consultazione di ogni tesserato, fatte salve le regole sulla privacy. La norma si applica però alle sole forze politiche iscritte al registro dei partiti, non a tutti i movimenti o gruppi politici che partecipano alle elezioni.
Camera
Riforma dei partiti, testo base in commissione. Via l’obbligo dello statuto: salta la “norma anti-M5s”
Il dem Richetti ha depositato il provvedimento da cui partirà la discussione a Montecitorio. Cancellato l'obbligo dell'iscrizione all'apposito albo ai fini della partecipazione alle elezioni, previsto in un primo momento dal ddl del vicepresidente del Pd Guerini. Richieste dichiarazioni congiunte per le donazioni private. Senza obblighi di trasparenza per le erogazioni degli istituti bancari
Occhi puntati sulla commissione Affari costituzionali della Camera. Dove oggi il dem Matteo Richetti ha presentato il testo base di riforma della disciplina dei partiti politici su cui ci si confronta da mesi. La novità più importante è il venir meno dell’obbligo dell’iscrizione all’albo dei partiti ai fini della partecipazione alla competizione elettorale. Obbligo che invece era previsto dal ddl presentato dal vicepresidente del Pd Lorenzo Guerini e già bollato come norma ‘contra personam’ a danno del M5S.
Nel testo presentato oggi, per i movimenti che intendono partecipare alla competizione elettorale è invece previsto solo il vincolo della presentazione di una dichiarazione di trasparenza che dovrà contenere alcuni elementi fondamentali, pena la ricusazione delle liste. Quali sono questi elementi? Si dovrà indicare il “legale rappresentante del partito o del gruppo politico e la sede legale nel territorio dello Stato; gli organi del partito o del gruppo politico, la loro composizione nonché le relative attribuzioni; le modalità di selezione dei candidati per la presentazione delle liste”.
Nonostante le modifiche, rimangono critici gli esponenti del M5S. “Non è stata recepita alcuna nostra istanza. L’obbligo di statuto era incostituzionale: davamo già per scontato il ritiro della norma”, è il commento del deputato Danilo Toninelli. Che alza il tiro, soprattutto sui finanziamenti alla politica: “La proposta di legge Richetti non parla mai di trasparenza né fa menzione delle fondazioni“. Più che i requisiti minimi di trasparenza relativa all’organizzazione richiesti alle forze politiche “per rafforzare i loro requisiti di democraticità”, il nodo irrisolto resta insomma, almeno a detta dell’esponente pentastellato, quello dei finanziamenti che potrebbero arrivare ai partiti in via indiretta. Il provvedimento infatti non rende esplicito l‘obbligo di pubblicità per quelle che da sempre sono considerate le casseforti dei partiti, pur restandone formalmente distinte e cioè le fondazioni.
Quanto invece ai finanziamenti privati a partiti e movimenti, nel testo-Richetti si fa riferimento alla necessità di tracciare le donazioni tra i 5.000 e i 15.000 euro, attraverso una dichiarazione congiunta del donatore (“soggetto erogante”) e del tesoriere o del rappresentante legale delle forze politiche che ricevono i soldi. Oltre i 15.000 euro la donazione deve essere anche pubblicata on line. Cosa che spinge Richetti a dire: quando le cifre diventano significative, prevale “il diritto alla trasparenza rispetto a quello alla riservatezza del donatore”. A meno che si tratti di banche a cui non si applicano comunque queste norme: nessuno potrà sapere nulla dei finanziamenti direttamente concessi dagli istituti di credito o aziende bancarie.
Tra le altre previsioni del testo base, su cui si aprirà la discussione in commissione a partire da domani, anche quella di un’anagrafe degli iscritti accessibile alla consultazione di ogni tesserato, fatte salve le regole sulla privacy. La norma si applica però alle sole forze politiche iscritte al registro dei partiti, non a tutti i movimenti o gruppi politici che partecipano alle elezioni.
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Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Un altro detenuto è morto a Sollicciano: aveva meno di 30 anni ed era fra i 100 che avevano fatto ricorso per le condizioni di detenzione inumane. Una tragedia -di cui non si conoscono ancora le cause- che riporta alla luce il terribile stato in cui vivono i detenuti nel carcere fiorentino. Un carcere che dovrebbe essere chiuso perché viola qualunque standard di umanità". Lo dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
"Il Governo continua ad essere cieco e sordo di fronte al dramma carcerario italiano e anzi, le parole del sottosegretario Del Mastro, secondo il quale ai detenuti non dovrebbe essere consentito respirare- dimostrano quale sia la filosofia che li ispira. Noi continueremo a batterci perché la pena sia certa ma dignitosa. Mi appello al Ministro Nordio: passi dalle parole ai fatti e intervenga affinché Sollicciano sia chiuso e i detenuti trasferiti in una struttura adeguata”, conclude Bonifazi.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "È la vigilia di Natale e voglio farvi gli auguri di buone feste. Tanta serenità e pace anche a chi mi critica duramente. Ma la serenità e la pace purtroppo saranno un miraggio per milioni di persone che vivono nelle guerre, nei conflitti e dove è aumentata la povertà sociale a causa della crisi economica". Lo dice Angelo Bonelli in un video sui social.
"Penso ad esempio alla guerra in Ucraina, al massacro del popolo palestinese a Gaza, alle tante guerre dimenticate come quella in Sudan oppure alla guerra dimenticata e negata come quella della crisi climatica, che sta causando milioni di profughi climatici che scappano da terre desertificate o inondate perchè non possono più coltivarle: lì aumenta l’indice di malnutrizione e aumenta la mortalità per fame", prosegue il deputato di Avs.
"Ci avevano detto che aumentando le spese per gli armamenti, sarebbe aumentata la difesa e quindi le possibilità di pace. Addirittura il Segretario della Nato, Mark Rutte, ci ha detto che i paesi europei ‘devono spendere in armi una parte di quanto investono in pensioni, sanità e servizi sociali. Almeno qualcuno ha detto la verità a differenza della Premier Meloni che continua a ingannare gli italiani", dice ancora Bonelli.
(Adnkronos) - "Le spese gli armamenti hanno raggiunto una cifra mostruosa: 2.500 miliardi di dollari nell’ultimo anno, una cifra incredibile eppure le guerre sono aumentate. Penso che avesse ragione il nostro amato Presidente della Repubblica , Sandro Pertini che diceva: ‘svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai’. Dobbiamo batterci per un mondo migliore, non solo augurando buone feste, ma battendoci giorno dopo giorno per costruire la pace e lottare contro la povertà e contro il cambiamento climatico. Tante buone feste”, conclude il co-portavoce nazionale di Europa Verde.