FCA ha recentemente diramato i prezzi delle Fiat 124 Spider e Abarth 124 Spider, sorella in salsa sportiva dell’ultima due posti secchi del gruppo italoamericano. Per la prima servono almeno 27.500 euro, mentre per avere lo Scorpione sul cofano ce ne vogliono 40.000 tondi tondi (anche se fino al termine di maggio, si legge sul sito Abarth, c’è un “Prezzo Promo di € 36.000, IPT e PFU esclusi), con il contributo dei Concessionari aderenti e a fronte di permuta e rottamazione. Anticipo € 10.890, 49 mesi, 43 rate mensili di € 299, prima rata dopo 6 mesi”.
L’enorme differenza di prezzo, pari a 12.500 euro, sembrerebbe apparentemente giustificata dalle modifiche che subisce la roadster Fiat per guadagnarsi l’emblema del mitico Karl: di base ogni 124 Spider prodotta a Hiroshima da Mazda (le due auto condividono lo stesso telaio e differiscono solo per estetica e motori: 1.5 e 2.0 aspirati per la giapponese, 1.4 turbo per l’“italiana”) arriva nelle Officine Abarth e viene potenziata da 140 a 170 CV, dotata di assetto sportivo con ammortizzatori Bilstein, differenziale autobloccante e freni Brembo. Equipaggiamenti di serie (tranne i freni Brembo, proposti in opzione sul mercato USA ma non in Italia) sulla gemella MX-5 2.0 Sky-G da 160 CV, che però da noi costa poco meno di 30.000 euro. Fin qui nulla di strano, o quasi.
Tuttavia qualche perplessità sorge analizzando i listini per il mercato americano dei suddetti modelli: negli USA la Fiat 124 Spider entry-level ha 160 CV di potenza e costa 24.995 dollari, l’equivalente di circa 22.000 euro. Merito della tassazione più favorevole al di là dell’Atlantico. Prezzo della Abarth 124? Rullo di tamburi: 28.195 dollari, pari a circa 24.500 euro. In pratica per avere la versione sportiva dell’auto in America è sufficiente sborsare 2500 euro in più, contro i 12.500 necessari in Italia. Dulcis in fundo, il prezzo della MX-5 in America: oscilla fra 28.600 e 30.065 dollari. Esatto: la Abarth, che sul nostro mercato costa 10.000 euro in più della giapponese in America, è prezzata qualche centinaio di dollari in meno rispetto alla sua gemella a marchio Mazda. Misteri del marketing.
I più pignoli potrebbero obiettare che la discrepanza in questione potrebbe essere dovuta alle differenti dotazioni di serie sui mercati di riferimento: in realtà per avere accessori come il GPS con touchscreen da 7”, l’impianto audio by Bose, i fari a LED ed i sensori di parcheggio in Italia il prezzo cresce di 3.300 euro. In USA gli stessi optional costano 3995 dollari, l’equivalente di circa 3.470 euro (ma il pacchetto in questione include anche gli interni con selleria in pelle, che da noi sono di serie). In compenso gli americani pagano a parte i freni Brembo ad alte prestazioni: a loro costano l’equivalente di 1.300 euro. Giustizia è fatta, anzi no: da noi, esclusa la tinta color nero, la verniciatura si paga dai 500 ai 700 euro, mentre per gli americani è gratuita (solo per il Bianco Perla tri-strato si paga un extra). E siamo punto e a capo con i conti che non tornano.