Il mondo dell’automobile, sempre più in fermento sulla scia dei rapidi sviluppi della guida autonoma, sarà di fronte a sviluppi non meno importanti del modello di business che le assicurazioni dovranno affrontare di qui a poco, in coda al nuovo modo di sfruttare l’auto “intelligente”. A lanciare il sasso nello stagno di uno dei mercati mondiali più grandi, un’approfondita ricerca congiunta tra il fornitore di servizi Here (mappe, tecnologie, servizi cloud per il mondo “automotive” ora proprietà congiunta di Audi, BMW e Daimler) ed il colosso svizzero Swiss RE (seconda compagnia mondiale di riassicurazione), che tratteggia così un futuro già prossimo: entro il 2020 il comparto assicurativo auto potrebbe dover rinunciare a 20 miliardi di dollari di premi assicurativi (su un totale che sfiorerà i 600 miliardi), in seguito al progressivo crollo del numero di incidenti dovuto all’introduzione della guida autonoma.

A livello globale, in effetti, l’assicurazione auto – riassume la ricerca – rappresenta ben il 42% di tutti i premi lordi del ramo danni (escluso ramo vita); vi corrisponde, tuttavia, una mortalità in incidenti stradali pari a 1,2 milioni di persone ogni anno, con costi complessivi compresi in media tra 1 e 3% del prodotto nazionale lordo di ciascun paese: l’errore umano resta tragicamente la causa principale, incidendo in maniera cospicua sul fronte premi.

Lo sviluppo rapido verso la guida autonoma, con i vari sviluppi intermedi che già ora includono diversi sistemi di ausilio attivo, proietta già a breve-medio termine un forte abbattimento del monte premi assicurativo ed evoca anche l’altrettanto forte aspettativa di maggior sicurezza stradale. Un futuro “frizzante”, da disegnare, e che difatti interessa un po’ tutti i costruttori – vedi il fresco accordo Google-FCA –, raccogliendo tra i più attivi sostenitori della guida autonoma Volvo, tra le case storicamente più sensibili alla sicurezza.

Del resto indietro non si torna, come emerge dal commento di Peter Shaw, ad di Thatcham Research: l’azienda che testa per diversi costruttori i sistemi di sicurezza, ma principalmente tra i maggiori fornitori mondiali di dati impiegati da tutte le assicurazioni per determinare i premi dei vari modelli in base alle rispettive classi di appartenenza. “Le auto ad elevato contenuto di autonomia nella guida saranno disponibili più o meno dal 2021 in poi. Indubbiamente verrà ridotta drasticamente anche la frequenza degli incidenti. Questo effetto lo abbiamo già riscontrato con l’introduzione del sistema di Frenata Autonoma d’Emergenza (AEB) su molte nuove vetture. Le ricerche condotte negli Stati Uniti dall’ente NHTSA pronosticano che entro il 2035, proprio grazie alla maggiore diffusione di automobili con guida autonoma e connesse alla Rete, gli incidenti verranno ridotti dell’80%. Inoltre, nel caso in cui l’incidente non si possa proprio evitare, la velocità d’impatto verrà comunque ridotta grazie alle prestazioni del sistema, contenendo così la gravità dell’incidente.”

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

MyTaxi sbarca a Roma, ecco la App che mette in contatto clienti e tassisti

next
Articolo Successivo

America’s Cup, i catamarani come bolidi di Formula Uno. Ecco la ricetta Land Rover per riportare a casa la Coppa – FOTO

next