Nella relazione del comitato nomine, si spiega che il beneficio è "prassi aziendale, in relazione alla perdita di opportunità" per avere lasciato un precedente incarico. La retribuzione fissa sarà invece di 1,4 milioni più la componente variabile legata ai risultati: se gli obiettivi non saranno pienamente raggiunti, il manager riceverà comunque 700mila euro
Flavio Cattaneo, nuovo amministratore delegato di Telecom Italia, ha ricevuto un bonus di ingresso da 2,5 milioni di euro. A questa somma, l’uomo scelto da Vincent Bolloré per guidare la compagnia telefonica potrà aggiungere anche un bonus straordinario se nel 2019 la società supererà gli obiettivi del piano industriale: il beneficio, riservato all’ad e ad alcuni suoi manager che lui stesso è chiamato a identificare, potrà arrivare fino a 55 milioni di euro. Nella relazione del comitato nomine, si spiega che è prassi aziendale, in relazione alla perdita di opportunità derivante dall’anticipata cessazione del precedente rapporto di lavoro. E’ prevista la restituzione dell’importo in caso di dimissioni entro il 30 aprile 2017, salve le ipotesi di dimissioni per giusta causa (revoca o riduzione delle deleghe o cambio di controllo).
Per quanto riguarda invece la retribuzione fissa del manager, la società rende noto che, “in sostanziale continuità con il suo predecessore“, l’importo sarà “di 1,4 milioni per il rapporto dirigenziale, con mansione di direttore generale” mentre “non è destinatario dei compensi fissi per la carica di consigliere di amministrazione”. La componente variabile a breve termine, per ciascun esercizio di carica, è legata al raggiungimento degli obiettivi fissati annualmente dal consiglio di amministrazione, se gli obiettivi non saranno pienamente raggiunti sarà di 700 mila euro, se centrerà il target il premio sarà di 1,4 milioni e di 2,1 milioni se tutti gli obiettivi saranno raggiunti al livello massimo (+10% rispetto al target su ebitda, +2% rispetto ai ricavi e -5% rispetto al debito).
Il suo predecessore Marco Patuano, intanto, al momento dell’addio ha incamerato 6 milioni euro lordi, liquidati in data 31 marzo, così composti: 1,2 milioni di euro lordi, a fronte della cessazione del rapporto di amministrazione, e 4,7 milioni di euro lordi, a fronte della cessazione del rapporto di lavoro da dirigente. Per il suo lavoro da amministratore delegato, nel 2015 ha ricevuto un compenso di 1,4 milioni annui lordi e gli è stato riconosciuto un bonus per la componente variabile a breve termine nella misura di circa 1 milione di euro lordi.