Oltre 1300 le realtà chiamate al voto domenica 5 giugno. Tanti i volti noti e non solo. Polemiche per la decisione dei dem di candidare due esponenti che compaiono nel video di Fanpage sui presunti brogli alle primarie. I grillini si presentano solo in 251 amministrazioni
Dai candidati democratici coinvolti nel caso primarie a Napoli, alla figlia di Aldo Moro fino alla precaria del call center. Senza dimenticare i verdiniani per la candidata dem Valeria Valente, Alessandra Mussolini in sostegno di Alfio Marchini o i volti riciclati dello spettacolo: dall’ex soubrette Simona Tagli che corre per Fratelli d’Italia a Milano all’ex concorrente del Grande Fratello Roberta Beta che con Ncd sostiene Marchini a Roma. E’ scaduto oggi alle 12 il termine per la presentazione delle liste per le elezioni amministrative di domenica 5 giugno ed è partita ufficialmente la campagna elettorale. Son oltre 1300 i Comuni chiamati al voto per la tornata amministrativa, almeno per quanto riguarda le regioni a statuto ordinario, Sicilia e Sardegna. In Friuli Venezia Giulia si voterà invece in 39 comuni.
I partiti si preparano all’ultimo mese di campagna elettorale tra i timori Pd che tutto si risolva in un’esame al governo e l’ansia M5s di conquistare almeno una città importante per fare la differenza. Sullo sfondo Forza Italia che cerca di salvarsi dalla batosta a Roma e la schizofrenia di Ncd che cambia alleanza a seconda delle città. Fa discutere il caso del Movimento 5 stelle che è riuscito a presentare liste certificate solo in 251 comuni su oltre 1300 realtà che vanno al voto. “Siamo triplicati in cinque anni”, ha scritto sul blog Beppe Grillo. “Il virus dell’onestà si sta diffondendo lento, ma inesorabile. E gli effetti sono tangibili”. In realtà la decisione di non correre in molti casi ha creato numerose polemiche: Ravenna, Rimini, Salerno, Caserta e Latina sono i centri più importanti in cui i grillini non sono riusciti a presentare nessun candidato ufficiale.
Napoli, per la candidata dem Valente i verdiniani e due esponenti Pd coinvolti nel caso primarie
Come già anticipato nei giorni scorsi, Napoli è una delle città in cui l’appoggio di Denis Verdini al governo si è tradotto in un sostegno alle liste della candidata Valeria Valente. I consiglieri uscenti di Alleanza liberalpopolare autonomie hanno depositato la propria candidatura: Gennaro Addio capolista, poi Maria Lorenzi e Maurizio Lezzi, presidente della Municipalità Soccavo-Pianura.
Ma non è il solo problema per i democratici a Napoli. A far discutere ci sono anche le candidature di due aspiranti consiglieri già coinvolti nel caso primarie. Primo fra tutti il democratico Antonio Borriello, ripreso nei video di Fanpage mentre all’esterno di uno dei seggi per le primarie dava un euro a uno degli elettori. La commissione di garanzia del Pd provinciale ha archiviato la sua posizione. In lista c’è anche il secondo protagonista del caso che ha fatto discutere nei mesi scorsi i democratici campani, ovvero il capogruppo uscente dem alla municipalità Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, Gennaro Cierro (ripreso nel video di Fanpage sugli scambi di denaro all’esterno dei seggi). La scelta è stata subito condannata dall’ex governatore e sfidante della Valente alle primarie Antonio Bassolino: “Candidati quelli che davano soldi fuori ai seggi: una vergogna”.
I candidati in corsa per la carica di sindaco di Napoli sono undici. Il sindaco uscente Luigi de Magistris è appoggiato da 15 liste e ha recuperato, in zona Cesarini il sostegno di Idv, che in un primo momento aveva deciso di sostenere la candidato sindaco del Pd, Valeria Valente, già assessore della giunta Iervolino. A sostegno della Valente anche la lista dei verdiniani di Ala. Appoggiato da Forza Italia e da altre 12 liste, molte di natura civica, a riprovarci, dopo 5 anni, è Gianni Lettieri. Matteo Brambilla è il candidato dei 5 Stelle. Una sola lista a suo sostegno. Corre da solo il parlamentare Marcello Taglialatela, esponente di Fratelli d’Italia. In solitaria anche Raffaele Bruno, segretario nazionale del Movimento idea sociale. Candidata per il Partito comunista italiano di Marco Rizzo è Nunzia Amura. Espressione del movimento di Mario Adinolfi, il ‘Popolo della Famiglia’ è Luigi Mercogliano. E ancora: si è candidato a sindaco Domenico Esposito con la lista Qualità della vita per Napoli. Infine Martina Alboreto per Fratelli del popolo italiano. Infine Paolo Prudente con il Partito comunista dei lavoratori.
Roma, dalla figlia di Moro per Giachetti alla Mussolini per Marchini
In tutto i candidati sindaco di Roma sono 16 e le liste per le comunali 37. Oltre ai cinque ‘big’ Virginia Raggi (M5s), Roberto Giachetti (Pd), il civico sostenuto da Forza Italia Alfio Marchini, Stefano Fassina (Si-Sel) e Giorgia Meloni (Fdi), hanno presentato la loro candidatura Alessandro Mustillo del Partito comunista, Simone Di Stefano per Casapound, il giornalista e blogger Mario Adinolfi, supportato dal Movimento del Popolo della Famiglia, Carlo Rienzi, presidente del Codacons, e Alfredo Iorio del Movimento Sociale. E poi ancora Dario Di Francesco, imprenditore nel settore turismo, che si definisce il “nuovo Spartaco”, sostenuto da cinque liste civiche; Michel Emi Maritato, candidato per la Lista civica Assotutela; Fabrizio Verduchi per Italia Cristiana; Carlo Priolo; Enrico Fiorentini sostenuto dal Movimento Politico Libertas e un candidato sindaco sostenuto dalla lista ‘Azione democratica’.
Tra i nomi illustri in sostegno del dem Giachetti c’è Maria Fida Moro, figlia dello statista Dc assassinato dalle Brigate rosse nel 1978, guida “Democratici e popolari più Roma”. Nella lista sono presenti rappresentanze di diverse aree: c’è il Centro democratico, con il generale Domenico Rossi, sottosegretario alla Difesa e già candidato alle primarie del centrosinistra. C’è poi Franco Romeo, direttore della cattedra di Cardiologia a Tor Vergata (area Fioroni), Sandro Di Castro (Comunità Ebraica) e Anna Scalfati, giornalista tv. Tra le liste che appoggiano il deputato Pd c’è anche quella dei Radicali – federalisti, laici, ecologisti, guidata da alcuni volti noti come Mina Welby, la segretaria dell’associazione Lucia Coscioni Filomena Gallo e il copresidente Gustavo Fraticelli.
Forza Italia, dopo i balletti delle ultime settimane e il passo indietro definitivo del candidato Guido Bertolaso, ha consegnato la lista elettorale a sostegno di Alfio Marchini sindaco. Capolista è Alessandra Mussolini, seguita da Davide Bordoni e Dario Rossin. In corsa anche l’ex concorrente del Grande fratello Roberta Beta che con Ncd appoggia il candidato azzurro.
Infine a guida delle liste in sostegno di Fassina ci sono una lavoratrice del call center Almaviva, Tiziana Perrone, (Sinistra x Roma Fassina sindaco) e Michele Dau, fondatore della Caritas con Don Luigi Di Liegro (la lista civica per Fassino sindaco). Subito dopo Perrone, due ex consiglieri comunali di Sel, Gianluca Peciola (che era anche capogruppo in aula Giulio Cesare) e Maria Gemma Azuni.
Milano, il testa a testa tra i manager Sale e Parisi
Sono 9 i candidati sindaco a Milano per le prossime amministrative e 17 le liste per il Consiglio comunale presentati fra ieri e oggi.
I candidati alla successione di Giuliano Pisapia a Palazzo Marino per i tre principali schieramenti sono Stefano Parisi per il centrodestra, Giuseppe Sala per il centrosinistra e Gianluca Corrado per il M5S. Gli altri sei sfidanti sono Marco Cappato (Radicali), Nicolò Mardegan (Noi per Milano – Mardegan sindaco), Natale Azzaretto (Partito comunista dei lavoratori), Luigi Santambrogio (Alternativa municipale), Basilio Rizzo (Milano in Comune) e Maria Teresa Baldini (Fuxia People).
Bologna, nove candidati e la sfida del Pd che spera di vincere al primo turno
Diciassette liste e nove candidati sindaci a Bologna. Sono state presentate le candidature e le liste per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nel capoluogo emiliano-romagnolo. Il sindaco uscente, Virginio Merola, si ricandida con l’appoggio delle liste Pd, Bologna metropolitana fa centro, Città Comune con Amelia, Bologna Viva e Cittadini per Bologa. A sostegno della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni le liste Per Bologna Forza Italia Berlusconi, Uniti si vince Bologna nnel cuore Borgonzoni sindaco, Meloni-Fratelli d’Italia, Lega Nord, Riprendiamoci Bologna. Il pentastellato Massimo Bugani è il candidato del M5S. Matteo Badiali è in corsa con la lista dei Verdi, Manes Bernardini ex leghista e ora consigliere comunale di Bologna nel Gruppo Misto si candida appoggiato dalla lista ‘Manes Bernardini sindaco Insieme Bologna’. Ermanno Lorenzoni è candidato con il Partito comunista dei lavoratori, Sergio Celloni con Gol – Giustizia Onore Libertà, Mirko De Carli corre con Popolo della famiglia e Federico Martelloni con Coalizione civica Bologna.
Torino, diciotto candidati sindaco: la grillina Appendino e l’ipotesi ballottaggio con Piero Fassino
A contendere al sindaco uscente Piero Fassino la guida della Città si sono presentati: Chiara Appendino (M5S), Osvaldo Napoli, Alberto Morano e Roberto Rosso per il centrodestra, Roberto Salerno (Msi), Marco Rocca (Casapound), Roberto Usseglio (Fn). A sinistra, Giorgio Airaudo, Marco Rizzo per Partito Comunista, Alessio Ariotto del Partito Comunista dei Lavoratori. In campo anche Mario Cornelio Levi (Idv), Pier Carlo Devoti (La Piazza), Vito Colucci (Popolo della Famiglia), Lorenzo Varaldo (Abrogazione), Anna Battista (Basta!), Guglielmo del Però (SiAmo Torino) e Gianluca Noccetti per una serie di liste legate a Renzo Rabellino.
Platì, due liste in campo dopo il ritiro della renziana Leonardi
A Platì, dopo il ritiro della candidata sindaco del Pd, Anna Rita Leonardi, sono state presentate due liste civiche. La prima è capeggiata da Ilaria Mittiga e la seconda da Rosario Sergi. Qui si torna al voto dopo anni di commissariamento a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Il commissariamento era poi proseguito perché in occasione delle ultime elezioni amministrative non erano state presentate liste. Nell’ultimo turno elettorale, inoltre, non era stato raggiunto il quorum dei votanti e le elezioni erano state annullate. La vicenda di Platì aveva provocato indignazione tanto che il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in occasione della Leopolda, aveva presentato la candidatura a sindaco di Anna Rita Leonardi. Quest’ultima nelle scorse ore ha annunciato il suo ritiro dalla competizione elettorale. Ilaria Mittiga è figlia dell’ex sindaco Francesco Mittiga, che si era candidato come primo cittadino in occasione delle elezioni in cui non era stato raggiunto il quorum.