Gli effetti della ex Cirielli sulla prescrizione si stanno ripercuotendo adesso. A causa della legge voluta da Silvio Berlusconi nel 2005 i processi per i reati contro la pubblica amministrazione e reati societari si prescrivono in modo superiore alla media. E’ quanto emerge dal dossier presentato oggi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando (Pd), in conferenza stampa al dicastero di via Arenula. Però secondo il Guardasigilli c’è anche un’inversione di tendenza negli ultimi anni, a partire dalla legge Severino, con l’aumento delle pene per la concussione e altri reati commessi dai colletti bianchi. Orlando inoltre specifica: “Bene le norme come l’aumento del termine della prescrizione, ma non bastano, c’è un problema di modello organizzativo, molte criticità si riscontrano nell’Appello. Ci sono differenze macroscopiche tra le Corti, non è una questione meridionale, ci sono tribunali al Sud efficienti in cui non si prescrivono processi e altri del Nord interessati da una maggiore incidenza di questo fenomeno, è quindi un problema di organizzazione”. “Con gli uffici giudiziari proveremo ad intervenire caso per caso come abbiamo fatto per il civile – prosegue il ministro – la soluzione non è automaticamente quella di dire servono più risorse che sono oltremodo necessarie, perché i tribunali con carenza di organico riescono a volte a sopperire alle numerose incombenze, chi invece è in pieno organico ha delle difficoltà, la differenza sta nel come vengono allocate le risorse” dichiara. Sulla questione politica e l’impasse al Senato dovuto ai verdiniani e al socio di maggioranza Ncd replica: “Il testo non è bloccato in Parlamento, con Ncd c’è l’accordo su una riforma complessiva del processo penale, sulla prescrizione vedremo gli emendamenti che saranno presentati al testo base, ci saranno modifiche, ma qualsiasi soluzione sarà migliorativa e ridurrà i termini di prescrizione, comunque non focalizzatevi soltanto su questo punto, agire sull’appello o sulle indagini preliminari ridurrà quei meccanismi che portano all’estinzione del reato” spiega il ministro. “Per me l’orizzonte rimane quello di approvare il testo entro l’estate in entrambe le camere del Parlamento, credo sia possibile” conclude
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