A Le Mans manifesta superiorità del campione del mondo, che dopo aver dominato nelle qualifiche fa gara a sé. Una fuga che, complice il pandemonio di cadute ed errori dei suoi avversari, riapre completamente la lotta per il mondiale. Ora lo spagnolo guida la classifica con 5 punti di vantaggio sul catalano e 12 sul Dottore
Manifesta superiorità di Jorge Lorenzo sul circuito di Le Mans, dove dopo aver dominato nelle qualifiche fa gara a sé. Una fuga che, complice il pandemonio di cadute ed errori dei suoi avversari, riapre completamente la lotta per il mondiale. Ventotto giri in testa, dalla prima all’ultima curva, per lo spagnolo mentre alle sue spalle succede di tutto con i suoi inseguitori che scivolano per errori banali. Prima Andrea Iannone, poi l’altra Ducati di Andrea Dovizioso in contemporanea alla Honda di Marc Marquez. Tutti giù per terra, tranne uno: Valentino Rossi. Il Dottore chiude secondo con merito e rimpiange la partenza ad handicap dalla terza fila, frutto di una qualifica da dimenticare. Nella prima metà di gara, mentre Lorenzo è già scappato via, la sua Yamaha rimonta giro dopo giro fino a prendersi la seconda piazza con due sorpassi spettacolari su Dovizioso e Marquez prima che questi sbaglino nello stesso istante e finiscano nelle vie di fuga. Marquez rimonta in sella ma chiude 13esimo portando a casa appena 3 punti. Una domenica pesante nella corsa verso il motomondiale, nel quale finora lo spagnolo era stato il più costante e aveva guadagnato un buon margine su Lorenzo e Rossi. Ma Le Mans ha rimescolato tutto, avvicinando i tre contendenti: ora guida il campione del mondo con 5 punti di vantaggio su Marquez e 12 sul Dottore. Mai nelle ultime tre stagioni i primi tre piloti sono stati così vicini dopo cinque gran premi.
La gara – Il week end da sogno di Lorenzo si concretizza già al via. Partenza perfetta, scatto imperiale e subito vantaggio largo. Alle sue spalle scatta veloce Dovizioso, che risale dalla quinta alla seconda posizione, tallonato dal compagno di squadra Andrea Iannone. Le prime tre piazze sono tutte della Ducati, del presente e del futuro. Malissimo, invece, Marquez, scivolato in quinta posizione, e Rossi, imbottigliato dai fratelli Espargaro. Al Dottore servono tre giri per rimettersi in quinta posizione, mentre al sesto giro Iannone ne ha più di Dovizioso e lo scavalca. La moto del pilota di Vasto galoppa e alla settima tornata “mangia” 4 decimi a Lorenzo in meno di mezzo giro. È un momento topico, ma la Ducati scivola e la sua gara – di fatto – finisce lì.
La rossa di Dovi, invece, non riesce a tenere il passo infernale di Lorenzo, pulito e perfetto in curva, e accumula due secondi abbondanti già all’ottavo giro. Il ragazzo di Forlimpopoli è più lento anche di Marquez e Rossi, bravo a rientrare. Quasi a metà gara, i tre si ricompattano. Il più veloce di tutti è il Dottore che prima piazza il sorpassone sul catalano poi tra i boati del pubblico francese si mette dietro anche Dovizioso. Traiettorie perfette, le sue, e rimonta messa al sicuro dall’errore dei due nel giro successivo, quando vanno per terra nello stesso istante in una curva in cui l’asfalto sembra avere un grip diverso. Marquez riesce a ripartire nonostante la carena danneggiata e con coraggio chiude la gara in 13esima posizione portando a casa 3 punticini. Irraggiungibile il terzo posto di Maverick Vinales su Suzuki, che conquista così il primo podio della sua storia in MotoGP. Quarta piazza per Dani Pedrosa, mentre i fratelli Espargaro tagliano il traguardo come quinto e sesto. Danilo Petrucci resiste agli attacchi di Hector Barbera nell’ultimo giro e difende un importante settimo posto. Ma la domenica è tutta di Lorenzo, che eguaglia come numero di podi Angel Nieto, e di Valentino che un secondo posto e una gara così non poteva immaginarlo dopo un inizio di week end da dimenticare.
Il commento di Lorenzo e Rossi – Soddisfatto lo spagnolo: “E’ stata una gara lunghissima, non finiva mai. Non volevo perdere concentrazione, quindi ho spinto a lungo. Poi quando sono caduti Dovizioso e Marquez ho potuto respirare un po’. La scivolata di Marc rende questa gara un momento importante della stagione, perché mi permette di recuperare tanti punti”. Felicità anche per Rossi: “Era una gara difficile, ho perso tanto terreno all’inizio, perché sono scattato settimo e la partenza è stata negativa. Ma avevo un passo buono e ci ho creduto. Dopo aver conquistato il secondo posto, ho fatto buoni giri ma Jorge era già troppo avanti. In un week end tutt’altro che semplice, questi sono punti importanti“. E tra due settimane c’è il Mugello.