“Prendo atto della decisione presa oggi dal Tribunale arbitrale dello sport ma la considero una profonda ingiustizia. Questa decisione mi impone una sospensione la cui durata mi impedirà, guarda la coincidenza, di candidarmi alle prossime elezioni per la presidenza della Fifa. Come convenuto con le varie Federazioni nazionali, mi dimetto dalle mie funzioni da presidente della Uefa al fine di proseguire la mia battaglia davanti ai tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà”. Con queste parole Michel Platini ha commentato la decisione del Tas che ha ridotto la squalifica da 6 a 4 anni in relazione alla vicenda dei due milioni di franchi svizzeri ricevuti dalla Fifa. “La vita mi ha sempre riservato grandi sorprese: sono pronto a viverne altre”, ha detto l’ex giocatore della Juventus.
La decisione del Tribunale arbitrale dello sport – Il Tas ha inoltre ridotto l’ammenda per Platini da 80mila a 60mila franchi svizzeri. Nel motivare la decisione, il Tribunale sportivo ha spiegato che il collegio arbitrale “ha rilevato l’esistenza di un contratto di lavoro valido tra Michal Platini e la Fifa, firmato nel 1999 e comprendente uno stipendio annuo di 300mila franchi. Tale contratto è stato rispettato dalle parti ed è terminato nel 2002, quando Platini è diventato membro del comitato esecutivo”. Il pagamento però è stato saldato “4 mesi prima delle elezioni presidenziali Fifa e in un momento in cui Sepp Blatter e Mohamed Bin Hammam erano entrambi i candidati”. In quel momento Platini ha ricevuto 2 milioni di franchi, giustificati “come arretrati” dal francese, il quale ha spiegato che alla base c’era un accordo di tipo verbale datato 1998 con Blatter, il cosiddetto “patto tra gentiluomini“. Il gruppo di esperti, “tuttavia, non si è convinto dalla legittimità del pagamento” avvenuto otto anni dopo la fine del rapporti di lavoro con la Fifa, in quanto non esiste una documentazione che lo possa certificare e provare.
Uefa: il 18 maggio si riunisce Comitato esecutivo – L’Uefa si riunirà la prossima settimana per discutere le mosse future dopo la sentenza del Tas di Losanna. Da parte sua l’organo di autogoverno del calcio europeo ha affermato di “aver preso atto” della decisione del Tribunale arbitrale dello sport e “della intenzioni di Platini di lasciare la presidenza dell’Uefa”. Il Comitato esecutivo dell’Uefa si riunirà il prossimo 18 maggio a Basilea, in Svizzera, nel giorno della finale di Europa League per “discutere i prossimi passi inclusa la programmazione di un nuovo congresso”.
Giancarlo Abete: “Squalifica severa ma Uefa è solida”– “La squalifica di Platini è molto severa, dispiace umanamente perché con lui c’è un rapporto di amicizia e affetto”. Lo ha detto il vicepresidente Uefa, Giancarlo Abete, a margine della consegna del Premio Bearzot a Claudio Ranieri. “Dal punto di vista della politica sportiva Platini alla Uefa ha dimostrato di saper lavorare bene. Ma la Uefa ha dimostrato, anche con l’elezione di Infantino alla presidenza della Fifa, di avere una struttura solida e di saper mantenere la barra dritta anche in un momento di difficoltà: supererà anche questa situazione molto spiacevole”.