Primo atto ufficiale per la cessione del Milan alla cordata cinese. Il consiglio di amministrazione di Fininvest, che controlla il 99% del club, ha dato l’ok alla trattativa per un mese con i potenziali acquirenti. L’amministratore delegato della holding, Pasquale Cannatelli, ha ricevuto il benestare alla firma dell’esclusiva che permetterà ora di controllare i conti e trovare un accordo per la vendita della maggioranza. Alla riunione del Cda – che ha deliberato all’unanimità – era presente anche Marina Berlusconi, dopo che nella giornata di lunedì da Arcore era arrivato anche il sì dell’ex cavaliere ai figli, che spingono tutti per il passaggio di proprietà anche a causa dei conti costantemente in rosso.
Eppure l’unico titubante resta proprio Silvio Berlusconi. Nel prossimo mese, avrà ancora la possibilità di cambiare idea e decidere di tenersi il club, controllato ormai da poco più di 30 anni. Ma la fine di un’era sembra davvero a un passo. La decisione del Cda è lo snodo più importante dopo oltre un anno di voci, scatti in avanti, frenate legate alla trattativa con Bee Taechaubol e avrà ripercussioni sull’attività sportiva con acquisti, cessioni, rinnovi e guida tecnica congelate fino alla conclusione del confronto.
La cordata cinese offre circa 500 milioni per il 75 per cento del club e vuole subito rivoltare il management: stop al doppio amministratore delegato Adriano Galliani-Barbara Berlusconi e l’intenzione di coinvolgere nel progetto Marcello Lippi come supervisore tecnico. Visto il passo in avanti nella trattativa, Berlusconi sarà stato convinto dell’affidabilità dei possibili nuovi proprietari dopo i tormenti dei mesi addietro. Negli scorsi giorni aveva infatti dichiarato con un video-messaggio affidato ai social di voler lasciare il Milan “in buone mani, che garantiscano un futuro da protagonista”. Pur parlando di un gradimento particolare, relativo a soci italiani. Improbabile a questo punto.
Il nuovo principale acquirente del Milan – come anticipato dieci giorni fa da Repubblica – sarebbe infatti il magnate cinese Jack Ma, proprietario del colosso del web Alibaba, fondata nel 1999 e diventata l’eBay cinese con un mercato da oltre 600 milioni di utenti all’anno. Alibaba è già nel mondo del calcio orientale, controllando una parte della proprietà dell’Guangzhou Evergrande. E ora prepara lo sbarco in Europa.