I giudici supremi della prima sezione penale, presieduta da Maria Cristina Siotto, hanno rigettato i ricorsi presentati dalla difesa di Luca Varani contro la sentenza della Corte d’appello di Ancona del 23 gennaio 2015. Confermata la sentenza a 12 anni anche per i due sicari, Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, riconosciuti colpevoli di aver eseguito l’aggressione per conto dell’avvocato pesarese. La vittima: "Sono emozionata, si apre una pagine nuova della mia vita"
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a vent’anni per Luca Varani, accusato di aver assoldato due albanesi per sfregiare con l’acido l’ex fidanzata Lucia Annibali. La decisione dei giudici del Palazzaccio è arrivata dopo 5 ore di camera di consiglio. La sentenza è ora definitiva.
I giudici supremi della prima sezione penale, presieduta da Maria Cristina Siotto, hanno rigettato i ricorsi presentati dalla difesa di Varani contro la sentenza della Corte d’appello di Ancona del 23 gennaio 2015, che ha inflitto a Varani 20 anni di reclusione. L’ex fidanzato è ritenuto il mandante dell’agguato con l’acido, durante il quale, il 16 aprile 2013, due uomini sfigurarono il volto dell’avvocatessa di Urbino. La sentenza di appello è stata in tal modo riconosciuta valida per tutti i capi di imputazione: tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking.
La Corte ha anche rigettato il ricorso della procura generale di Ancona, che contestava la tardività dell’appello e in sostanza chiedeva di far ‘rivivere’ la sentenza di primo grado, più severa nei confronti dei due albanesi. E’ quindi definitiva anche la condanna a 20 anni per Varani e a 12 anni per i due sicari, Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, riconosciuti colpevoli di aver eseguito l’aggressione per conto dell’avvocato pesarese.
“Sono emozionata – ha commentato a caldo l’avvocatessa urbinate – è andata bene, ci sono state tante persone vicine a me. Voglio ringraziarle. Grazie al tribunale di Pesaro, agli inquirenti e ai carabinieri, a cui dedico la sentenza. E’ un messaggio per tutti, la mia è una storia di speranza. Significa che non è mai finita”. “Mi sento di lanciare un pensiero – ha aggiunto – ai ragazzi di Milano sfregiati dall’acido, a cui sono vicina”. Ora “si apre una pagina nuova della mia vita, un nuovo inizio. Ho vissuto tre anni nell’attesa. Spero di vivere appieno quello che verrà”, ha concluso Annibali.