“Solo un folle come Berlusconi poteva rompere con ciò che ha creato nel 1992 per lanciare una nuova sfida coraggiosa e innovativa, senza volere una poltrona in cambio, e noi abbiamo colto questa sfida contro il populismo, soprattutto quello dei 5 stelle”. Così Alfio Marchini, candidato sindaco di Roma per Fi, spiega il perché la sua lista civica ha accettato l’appoggio di Forza Italia di Silvio Berlusconi. Lo fa all’Hotel Ergife di Roma dove viene presentata la lista romana del partito berlusconiano, con capolista Alessandra Mussolini. La nipote del Duce accanto all’imprenditore Marchini che vanta un nonno partigiano. “Forti della nostra identità non si può però governare con lo specchietto retrovisore, noi guardiamo al futuro. Eravate liberi dai partiti ed oggi? Libertà significa rimanere incontaminati ma incidere, non scegliere l’ininfluenza come quella dei 5 stelle, restare duri e puri, se sei come me bene, se no sei ladro, non funziona così” replica. “Noi allo tsunami grillino che devasterà le città proponiamo una rivoluzione che cambierà Roma, siamo una proposta concreta, innovativa” aggiunge. E alzando il braccio sinistro con il pugno chiuso conclude: “A lavoro e alla lotta”, con la Mussolini che mostra a favore di telecamere una canotta rossa sotto la camicia. “E’ il predellino di Roma del presidente, ha sparigliato tutti, la Meloni doveva fare un passo indietro, senza noi non avranno i voti, così favoriscono soltanto la sinistra” afferma a margine la Mussolini. “Marchini è un comunista? Siamo nel 2016 non so se ve ne siete accorti, se vado da un medico non chiedo se è di destra o di sinistra” replica. Ma sulla cugina Rachele Mussolini candidata con la Meloni preferisce non commentare. “Io parlo soltanto del bellissimo Alfio” chiosa