Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, Nuova Carichieti e Nuova CariFerrara hanno raggiunto un’intesa con le principali associazioni dei consumatori (escluso il Codacons), che punta a facilitare il ricorso all’arbitrato e al Fondo interbancario che erogherà i rimborsi agli ex obbligazionisti subordinati.
Le cosiddette “Good Bank”, si legge in una nota unitaria, “si impegnano alla massima disponibilità nel presentare alle associazioni che ne fanno richiesta su mandato della clientela tutte le documentazioni necessarie alla costruzione dei dossier, in maniera totalmente gratuita per i risparmiatori e secondo modalità e procedure, anche digitali, il più vicino possibile alle loro esigenze pratiche”. Dal canto loro, i consumatori si impegnano a fornire alle banche “informazioni dettagliate sui casi da trattare al fine del ricorso all’Arbitrato”. Confermata inoltre la volontà di entrambe le parti di “richiedere un incontro congiunto con il Fondo”.
Per facilitare ulteriormente i processi di scambio dati, le parti si impegnano anche a individuare dei referenti, articolati per banche e territori, e un responsabile a livello centrale che svolga il ruolo di garante. Per quanto riguarda in particolare le procedure di accesso al Fondo interbancario, le banche e le associazioni condivideranno tutte le informazioni utili per il buon esito della domanda e collaboreranno alla definizione degli allegati necessari. A sottoscrivere il verbale di intesa sono state, per i consumatori, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanza Attiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori.
“Secondo le informazioni che noi abbiamo circa il 50-60%” degli obbligazionisti delle 4 banche avrebbero i requisiti per accedere al rimborso automatico, ha detto Donata Monti, responsabile dei rapporti con i consumatori delle good bank, sottolineando però che gli istituti hanno una conoscenza parziale delle caratteristiche dei risparmiatori coinvolti nel salvataggio. Ad esempio “non conosciamo i dati sul reddito, oppure se un risparmiatore ha altri capitali investiti in altre banche”. Certo, precisa, compilando la Mifid “va dichiarato anche il reddito ma appunto è una dichiarazione del risparmiatore, che noi non possiamo certificare”. In ogni caso, “prevedere due procedure, l’automatismo e l’arbitrato, totalmente gratuite, penso consentirà di tranquillizzare i risparmiatori”.
Il Codacons è l’unica associazione che non ha aderito all’intesa. “Non possiamo aderire ad un accordo con le stesse banche che non vogliono assumersi alcuna responsabilità per i debiti dei vecchi istituti cui sono subentrate, e non intendiamo avallare un decreto, quello sulle banche varato dal Governo, totalmente sballato e che introduce modalità di rimborso altamente discriminatorie per i risparmiatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il Codacons è l’unica associazione dei consumatori che sulla vicenda delle 4 banche ha scelto la strada legale, costringendo le Procure ad aprire inchieste per truffa e portando la legge sul bail-in al Tar, e abbiamo tutta l’intenzione di proseguire tale percorso, portando il nuovo decreto in Corte Costituzionale. Dare la nostra adesione all’intesa con le good bank avrebbe significato sollevare le nuove banche dalle loro responsabilità e avallare criteri di rimborsi discriminatori e sbagliati, che porteranno solo pochi fortunati ad ottenere un indennizzo parziale”, conclude Rienzi.
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Banche, accordo tra le quattro “good bank” e le associazioni consumatori per facilitare i rimborsi. Codacons si sfila
Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, Nuova Carichieti e Nuova CariFerrara "si impegnano alla massima disponibilità nel presentare alle associazioni che ne fanno richiesta su mandato della clientela tutte le documentazioni necessarie alla costruzione dei dossier". Rienzi: "Non intendiamo avallare il decreto del governo, è discriminatorio"
Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, Nuova Carichieti e Nuova CariFerrara hanno raggiunto un’intesa con le principali associazioni dei consumatori (escluso il Codacons), che punta a facilitare il ricorso all’arbitrato e al Fondo interbancario che erogherà i rimborsi agli ex obbligazionisti subordinati.
Le cosiddette “Good Bank”, si legge in una nota unitaria, “si impegnano alla massima disponibilità nel presentare alle associazioni che ne fanno richiesta su mandato della clientela tutte le documentazioni necessarie alla costruzione dei dossier, in maniera totalmente gratuita per i risparmiatori e secondo modalità e procedure, anche digitali, il più vicino possibile alle loro esigenze pratiche”. Dal canto loro, i consumatori si impegnano a fornire alle banche “informazioni dettagliate sui casi da trattare al fine del ricorso all’Arbitrato”. Confermata inoltre la volontà di entrambe le parti di “richiedere un incontro congiunto con il Fondo”.
Per facilitare ulteriormente i processi di scambio dati, le parti si impegnano anche a individuare dei referenti, articolati per banche e territori, e un responsabile a livello centrale che svolga il ruolo di garante. Per quanto riguarda in particolare le procedure di accesso al Fondo interbancario, le banche e le associazioni condivideranno tutte le informazioni utili per il buon esito della domanda e collaboreranno alla definizione degli allegati necessari. A sottoscrivere il verbale di intesa sono state, per i consumatori, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanza Attiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori.
“Secondo le informazioni che noi abbiamo circa il 50-60%” degli obbligazionisti delle 4 banche avrebbero i requisiti per accedere al rimborso automatico, ha detto Donata Monti, responsabile dei rapporti con i consumatori delle good bank, sottolineando però che gli istituti hanno una conoscenza parziale delle caratteristiche dei risparmiatori coinvolti nel salvataggio. Ad esempio “non conosciamo i dati sul reddito, oppure se un risparmiatore ha altri capitali investiti in altre banche”. Certo, precisa, compilando la Mifid “va dichiarato anche il reddito ma appunto è una dichiarazione del risparmiatore, che noi non possiamo certificare”. In ogni caso, “prevedere due procedure, l’automatismo e l’arbitrato, totalmente gratuite, penso consentirà di tranquillizzare i risparmiatori”.
Il Codacons è l’unica associazione che non ha aderito all’intesa. “Non possiamo aderire ad un accordo con le stesse banche che non vogliono assumersi alcuna responsabilità per i debiti dei vecchi istituti cui sono subentrate, e non intendiamo avallare un decreto, quello sulle banche varato dal Governo, totalmente sballato e che introduce modalità di rimborso altamente discriminatorie per i risparmiatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il Codacons è l’unica associazione dei consumatori che sulla vicenda delle 4 banche ha scelto la strada legale, costringendo le Procure ad aprire inchieste per truffa e portando la legge sul bail-in al Tar, e abbiamo tutta l’intenzione di proseguire tale percorso, portando il nuovo decreto in Corte Costituzionale. Dare la nostra adesione all’intesa con le good bank avrebbe significato sollevare le nuove banche dalle loro responsabilità e avallare criteri di rimborsi discriminatori e sbagliati, che porteranno solo pochi fortunati ad ottenere un indennizzo parziale”, conclude Rienzi.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.