“Una telefonata si fa al peggior nemico anche per chieder qualcosa, con me non è stata usata neanche questa accortezza”. Così il sindaco pentastellato di Parma Federico Pizzarotti, ospite a ‘Bersaglio Mobile’ (La7), dopo essere stato sospeso dal M5S a causa dell’avviso di garanzia notificato insieme all’assessora alla Cultura Laura Ferraris, in cui viene contestato il reato per abuso d’ufficio per la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio. “Si da più tempo ai condannati per avere una risposta rispetto a me. Non si capisce – continua il sindaco -. Quale giustificazione dovrei addurre né sulla base di che regolamento mi vengono chieste delle cose”, “E’ molto facile – aggiunge Pizzarotti – difendersi dietro una firma ‘staff’, dove non sai chi c’è”. E ancora: “Non c’è il Pd nel mio futuro, la calunnia è un venticello ed è stato lasciato andare per mesi per scavare una barriera della mia credibilità e si faceva in contesti ben peggiori”
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