Giustizia & Impunità

Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli, accusato associazione mafiosa

Nell'udienza di un processo in cui era già accusato di intestazione fittizia di alcuni autoveicoli, la Dda di Napoli ha mosso all'ex calciatore, tra i pali per cinque stagioni dal 1993, anche l'accusa di essere una "testa di legno" di un presunto affiliato a un clan di camorra, Mauro Moraca

L’ex portiere del Napoli Pino Taglialatela è accusato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli di essere “partecipe” di associazione di stampo mafioso. L’addebito è stato mosso all’ex calciatore nell’udienza di un processo in cui Taglialatela, portiere del Napoli Calcio per cinque stagioni a partire dal 1993, era già accusato di intestazione fittizia di alcuni autoveicoli. Come riferito dal quotidiano Metropolis di Napoli, la modifica e aggravamento dell’accusa deriva da informative della Guardia di Finanza secondo le quali Taglialatela sarebbe stato una “testa di legno” di un presunto affiliato a un clan di camorra, Mauro Moraca, che aveva in uso alcuni veicoli intestati all’ex calciatore.

Secondo l’avvocato Giuseppe Pellegrino, difensore di Moraca, i veicoli erano intestati a Taglialatela solo per beneficiare del fatto che lui è residente nell’isola di Ischia. Il processo, in corso davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Napoli, proseguirà il prossimo primo luglio “e spero – dichiara l’avv. Pellegrino – come difensore e come tifoso del Napoli, che la sentenza sancisca la totale estraneità di Taglialatela a ogni accusa”.

Negli ultimi anni, Taglialatela ha allenato i portieri dell’Ischia Isolaverde. Il 2 luglio 2014 è diventato presidente della stessa società, carica lasciata il 28 ottobre 2014.