Dalle oltre cinquanta interviste realizzate dal New York Times, l’immagine che emerge del più quotato candidato repubblicano per la corsa alle elezioni presidenziali americane del 2016 è quella di un uomo da sempre ossessionato dal corpo e dalla bellezza femminile
“Come trovi mia figlia? Non credi sia calda? Eh, non è calda?”. La domanda rivolta nel 1997 da Donald Trump all’allora Miss Universo, Antoinette Mahealani Lee, è solo uno dei virgolettati usciti da decine di interviste, una dozzina di donne che hanno collaborato con lui e altri tra uomini e donne che lo hanno frequentato negli ultimi 40 anni, pubblicate in un’inchiesta del New York Times.
Dichiarazioni, quelle pubblicate dal quotidiano americano, che accrescono la fama di maschilista e sessista che il magnate statunitense si è guadagnato durante la sua lunga carriera, tra strafalcioni, gaffe e dichiarazioni a effetto riguardanti le donne e il loro corpo. Una passione, scrive il Nyt, che si avvicina a una vera e propria ossessione (“aveva un bisogno compulsivo di parlarne”), coinvolgendo anche le donne della sua stessa famiglia: “Da uno a dieci, che voto dai a Marla e Ivana?”, chiese una volta alla modella Rowanne Brewer Lane riferendosi alla ex moglie e all’allora compagna.
Dalle oltre cinquanta interviste realizzate dal quotidiano newyorkese, l’immagine che emerge del più quotato candidato repubblicano per la corsa alle elezioni presidenziali americane del 2016 è quella di un uomo da sempre ossessionato dal corpo e dalla bellezza femminile. Un’ossessione che lo avrebbe portato ad assumere comportamenti sconvenienti in pubblico, a favorire l’ascesa professionale di belle ragazze e a usufruire del suo potere e della sua fama per poter frequentare alcune di queste donne. Un’accusa che Trump si è sentito rivolgere molte volte in questi lunghi anni di carriera e alla quale ha sempre risposto con un “ho sempre trattato le donne con grande rispetto. Loro possono raccontarvelo”. La chiave di tutto, si legge nell’inchiesta, si basa sul fatto che “lui aveva potere, celebrità, benessere, contatti. Queste donne, invece, no”.
Gli anni del college: “Lo chiamavano Ladies’ Man”
L’attenzione per la bellezza femminile si sarebbe manifestata con prepotenza già durante gli anni delle scuole superiori. Quello frequentato dal magnate statunitense era un istituto per soli maschi, con visite femminili concesse solo in occasioni speciali. In quei frangenti, ricordano i compagni, Trump si è sempre dimostrato attento a scegliere le ragazze “da dieci” tra quelle pronte a fargli visita. “Le sfoggiava” come un trofeo, ha raccontato un ex studente della classe del ’64, George White, “così diventò Ladies’ Man”.
L’atteggiamento di Trump nei confronti dell’altro sesso, scrive il Nyt, troverebbe spiegazione anche nella figura del padre, Fred C. Trump. Animo conservatore, pater familias severo che riteneva le donne non adatte a ricoprire certe cariche o ad occuparsi di certe questioni, Trump senior non avrebbe mai nascosto il suo pensiero anche di fronte alle mogli del figlio. “Fred non ha mai accettato che Donald avesse scelto me – ha raccontato Barbara A. Res, a capo delle costruzioni della Trump Tower di Manhattan nel 1980 – ‘Una donna?’”, gli disse.
L’ossessione sul lavoro: “Interrompeva le riunioni per parlare di donne”
Molte donne, sostiene il quotidiano, hanno fatto carriera grazie al loro aspetto fisico. Per lo stesso motivo, sempre sul posto di lavoro, altre sono invece state schernite da Trump. “Ti piacciono i dolci”, disse l’imprenditore a Res dopo anni di lavoro insieme durante i quali la donna era ingrassata. “Voleva ricordarmi che ero sovrappeso”, ha raccontato la donna ai giornalisti del Nyt.
La bellezza femminile non è solo una passione, si legge nell’inchiesta, ma un’ossessione della quale Trump non può fare a meno di parlare. “Interruppe una riunione di lavoro per discutere di questioni legate al corpo di alcune donne”, scrive il quotidiano americano. E le belle donne dovevano essere anche l’immagine delle sue imprese al di fuori degli uffici: “Non voleva donne non belle durante i meeting di lavoro – ha ricordato Res -, come a voler dimostrare che tutte quelle che lavoravano con lui erano belle”. Donne che spesso venivano richiamate con un “bellezza” o “dolcezza”.
L’acquisto di Miss Universo
Come poteva l’imprenditore Donald Trump fare della sua grande passione un business? Rilevando la gestione del concorso di bellezza Miss Universo. E lo fece. Il suo atteggiamento nei confronti delle belle donne, racconta il quotidiano, non cambiò, anzi diventò ancora più esplicito. “Mi baciò sulle labbra e pensai ‘Oh mio Dio, è disgustoso’ – ha raccontato Temple Taggart, miss Utah 1997 – Al tempo era sposato con Marla Maples, ma avrà baciato in bocca un altro paio di ragazze quella volta. Io pensai che fosse inappropriato”.
Spesso, scrive il Nyt, l’arma in mano al magnate americano era la consapevolezza delle ragazze che lui avrebbe potuto far fare loro carriera. Trump ha sempre negato di aver approfittato della sua posizione per baciare le giovani concorrenti, spiegando che non è solito dare queste confidenze agli sconosciuti.
Ma i racconti delle ex aspiranti miss rivelerebbero anche altri particolari. Carrie Prejean, la 21enne miss California del 2009, racconta delle “ispezioni” di Trump durante le selezioni: “Trump camminava e ci ispezionava come un sergente con il suo plotone – si legge – Si fermò davanti a una ragazza, la scrutò da capo a piedi e disse ‘Mmhh’. Poi andò avanti e fece lo stesso con la ragazza successiva, prendendo appunti su un taccuino. Poi disse ‘ok, fate tutte un passo avanti’. Guardò miss Alabama e le disse ‘vieni qui, dimmi chi è la donna più bella qui’. Lei rispose ‘oltre a me? Mi piace quella dell’Arkansas, è dolce’. Lui rispose ‘Non mi interessa se è dolce. È calda?”.
Questo “calore” Trump sembra averlo sempre cercato in tutte le donne: nelle concorrenti, nelle dipendenti, nelle compagne e anche nella figlia. Lo ha cercato, probabilmente, anche in Brewer Lane, modella e sua ospite durante un party a Mar-a-Lago, sua casa di Palm Beach, quando aveva 26 anni. “Donald Trump organizzò una festa in piscina a Mar-a-Lago – ha detto la donna al Nyt – C’erano circa 50 modelle e 30 uomini. Per qualche motivo Donald iniziò a parlare con me, mi prese per la mano e mi fece vedere la casa. Mi chiese se avevo un costume da bagno con me. Dissi di no, non avevo intenzione di fare il bagno. Allora mi portò in una stanza e mi chiese di provare un costume. Entrai in bagno e lo provai. Quando mi vide disse ‘Wow’. Mi portò fuori e disse ai presenti ‘non è una fantastica Trump Girl?’”.