“Le ingiustizie che vengono perpetrate ai danni dei migranti e di chi cerca di aiutarli le definirei come una forma moderna di martirio”. Così il Vescovo di Ventimiglia (Imperia), mons. Antonio Suetta, che aggiunge ai microfoni de ilfattoquotidiano.it che contro l’attuale gestione dell’emergenza migranti “la protesta pacifica non solo è lecita, ma doverosa“. Posizioni condivise da “Secours Catholique” (la Caritas Francese) e dai militanti solidali della rete No Borders di Ventimiglia, che hanno convocato per oggi pomeriggio un’assemblea cittadina “contro rastrellamenti e deportazioni”. Per Suetta “la situazione è gestita in maniera ipocrita, si vuol far passare per ‘accoglienza’ politiche di respingimento in centri che spesso non sono ‘di accoglienza’, ma di detenzione o campi di concentramento”. Nonostante i controlli continui e le identificazioni forzate, non accennano a diminuire i migranti presenti in città, in questo momento oltre 150, accampati poco sopra la riva del fiume Roya recentemente sgomberata dalla polizia municipale

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Roma, attivisti movimento casa in sciopero della fame: “Sgomberi e manganellate non risolvono i problemi”

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Usa: i diritti gay, quelli degli afroamericani e la logica del ‘chi se la passa peggio’

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