“Buco di 42 milioni”. Ma non è proprio così
La cifra di 42 milioni, rimbalzata spesso sui social e in tv, non è il “rosso”, ma la quantità di debiti. Peraltro la cifra è inesatta: i debiti a bilancio nel 2012 erano poco meno di 49 milioni, nel 2013 poco meno di 38 milioni, nel 2014 di 53 milioni (la fonte è la richiesta di concordato presentata in tribunale dal cda). Il numero di 42 milioni si riferisce verosimilmente ai debiti a 12 mesi. In realtà, come ha spiegato di recente l’ex presidente di Aamps (nominato e poi esautorato dai Cinquestelle nel giro di pochi mesi), a fronte dei 42 milioni, ci sono 32 milioni di crediti. “Conta il saldo – ha detto l’ex presidente, Aldo Iacomelli – perché è quello che indica la quantità finanziaria necessaria per rimettere in sesto l’azienda. Non a caso avevo comunicato nel 2015 che il fabbisogno era di 11 milioni di euro”. Ma il Comune aveva chiarito che anche “solo” 11 milioni erano troppi perché avrebbero portato a eccessivi tagli al bilancio dell’amministrazione.
Politica
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