Le possibili colpe di Nogarin, secondo i pm
L’avviso di garanzia ricevuto da Nogarin presenta tre ipotesi di reato secondo altrettanti articoli (216, 223 e 238) della legge fallimentare. Tutti si riferiscono alla bancarotta fraudolenta pre-fallimentare. L’articolo 216 regola la bancarotta fraudolenta e elenca varie fattispecie di comportamenti da parte dei soci e dei loro rappresentanti. Il 223 precisa meglio che le pene per la bancarotta fraudolenta si applicano “agli amministratori, ai direttori generali, ai sindaci e ai liquidatori di società dichiarate fallite”. Tra i vari articoli del codice civile collegati al 223 ci sono anche quelli che regolano le false comunicazioni sociali.
Quest’ultima circostanza spiegherebbe perché, secondo fonti giudiziarie del Tirreno, al sindaco verrebbe contestato anche il falso in bilancio, tornato reato da un anno, dopo la riforma del governo Renzi. Nel mirino in particolare l’approvazione del bilancio dell’Aamps da parte del Comune nonostante il parere contrario dei revisori che avevano contestato vari aspetti: “Un risultato economico patrimoniale non veritiero” avevano scritto.
Sempre secondo le stesse fonti del quotidiano di Livorno Nogarin è accusato anche di abuso d’ufficio. L’avvocato del sindaco, Sabrina Franzese del foro di Genova, ha compiuto l’accesso al registro dei reati nel quale Nogarin risulta indagato solo per bancarotta, motivo per il quale il M5s è arrivata a lanciare l’hashtag #iononcomproilTirreno. Tuttavia, spiega lo stesso avvocato Franzese, il pm ha un limite di tempo di 3 mesi per aggiornare il registro con altre ipotesi di reato.