La sua posizione nei confronti dei migranti è sempre stata netta. In passato Donald Trump aveva proposto la costruzione di un muro al confine col Messico e definito “ingenua” la Merkel che apriva ai profughi. Ma oggi arriva un altro affondo del candidato repubblicano alla Casa Bianca, travolto in questi giorni dall’inchiesta del New York Times che lo accusa di essere maschilista. Se ai rifugiati dalla Siria continuerà ad essere consentito di entrare negli Usa, ha detto il miliardario, il Paese rischia un nuovo attacco in stile 11 settembre. “Il nostro Paese ha già abbastanza problemi in questo momento senza bisogno di lasciare entrare i siriani”, ha detto il magnate newyorchese in un’intervista alla radio del National Border Patrol Council, il sindacato della polizia di frontiera Usa.
“Accadranno cose brutte, un sacco di cose brutte. Ci saranno attacchi che non potrete immaginare. Ci saranno attacchi da parte delle persone che in questo momento stanno entrando nel nostro Paese”, ha detto rispondendo ad una domanda sui rischi di attentati simili a quelli organizzati nel 2001 da Al Qaeda. Il magnate ha anche suggerito che lo Stato Islamico si faccia carico delle bollette telefoniche dei telefoni cellulari dei rifugiati. “Hanno tutti dei cellulari, ma non hanno soldi, non hanno niente, ma hanno i cellulari. Chi paga le bollette? Hanno i cellulari con sopra la bandiera dell’Is”.
Le dichiarazioni di Trump sui profughi erano state criticate, e non solo da Papa Francesco. Il premier britannico David Cameron aveva definito “stupida, divisiva e sbagliata” la sua proposta di impedire ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti, e il nuovo sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha accusato di avere una “visione ignorante” dell’Islam. Alla luce di queste considerazioni il miliardario, all’emittente inglese Itv, ha dichiarato che, pur auspicandole, da presidente degli Usa potrebbe non avere “relazioni molto buone” con Cameron e ha anche detto che si ricorderà dei “commenti molto antipatici” fatti da Khan.