Ha ucciso la fidanzata e poi ha tentato di togliersi la vita, dopo una lite forse dettata dalla gelosia. È accaduto intorno alle 14.15 nell’androne dell’abitazione della coppia a Magnago, in provincia di Milano. L’uomo, Arturo Saraceno, 33 anni, ha colpito Debora Fuso, di 25 anni, con quindici coltellate in varie parti del corpo. Poi ha tentato di togliersi la vita accoltellandosi ripetutamente al petto, ma è stato salvato in extremis dai medici dell’ospedale di Legnano, dove è stato ricoverato per qualche ora piantonato dai carabinieri. Poi è stato condotto in procura, mentre in serata sarà accompagnato in carcere a Busto Arsizio.
L’uomo, un operaio originario della Basilicata, ha un piccolo precedente di polizia per porto di oggetti atti ad offendere, risalente a qualche anno fa. La coppia, insieme da sei anni, avrebbe smesso di convivere solo da qualche settimana, quando la donna era andata via di casa per tornare dai suoi genitori a Lonate Pozzolo (Varese). I due avrebbero avuto diverse discussioni negli ultimi mesi. Non è mai stata fatta, tuttavia, alcuna segnalazione alle forze dell’ordine. Le indagini sono guidate dalla dottoressa Maria Cardellicchio.
Un altro caso di omicidio suicidio è avvenuto, invece, nella notte fra il 15 e il 16 maggio a Firenze, dove una coppia di coniugi trentenni, separati da poco, è stata ritrovata senza vita all’interno di una Citroen Ds3 bianca parcheggiata lungo l’Arno. Avevano ferite da taglio sul corpo. Lei, Michela Noli, 31 anni, aveva tentato di aprire lo sportello per fuggire. Lui, Mattia Di Teodoro, 33enne, era ancora seduto sul posto di guida, con la gola squarciata da un coltello da cucina.