L'iniziativa dell'amministrazione di Albairate. L'assessore: "Oggi i ragazzi a 13 anni sanno cos’è il meretricio, dobbiamo parlarne con loro di questi temi. Chiunque trovi davanti a casa sua una donna nuda, provocante, come può spiegare questa cosa a dei bambini?". Ma il preside si riserva di "valutare" e la minoranza parla di manifesti "bizzarri"
La lotta alla prostituzione si fa a scuola rieducando i maschi. E’ l’idea dell’amministrazione comunale di Albairate, paese nel Milanese di circa 5mila abitanti. Non solo multe e divieti: il Comune è pronto a distribuire i volantini fino alle aule di scuola, anche delle medie. Presto gli alunni dell’istituto comprensivo Erasmo da Rotterdam troveranno a scuola manifesti con scritto: “Difendiamo le donne rieducando gli uomini”, uno slogan associato a Uomo e donna, il quadro di Fernando Botero nel 2001. Un altro dei volantini recita: “Quando paghi una donna a lei dai un prezzo a te togli valore. Non incoraggiare la prostituzione!”.
Rampinelli ha presentato il tutto in consiglio comunale, si sta confrontando con il dirigente scolastico e vuole affrontare la questione dal punto di vista educativo. Per Albairate la prostituzione è legata a una strada provinciale (la 114) che attraversa il Parco agricolo sud di Milano. L’idea che anche i ragazzi del paese un giorno possano scegliere di frequentare una prostituta non piace proprio alla giunta guidata da Giovanni Pioltini. “Non vogliamo colpevolizzare nessuno, non sono un bacchettone ma la nostra proposta – continua l’assessore Rampinelli – è un invito agli uomini, anche ai più giovani, a pensare che ci sono altre strade. Vogliamo parlare al buon padre di famiglia, al ragazzo. Se vado a mignotte, devo guardarmi allo specchio e farmi qualche domanda”.
Ma in paese l’iniziativa riceve anche qualche critica. Il preside si è detto pronto a “valutarla”, ma a sollevare i dubbi sono soprattutto i genitori e il consigliere di minoranza della lista civica Per Albairate, Emanuele Petruzzelli: “Mi sembra bizzarro divulgare questi manifesti tra i ragazzi. E’ forse un messaggio ai loro padri? Mi sembrerebbe offensivo. Servono ben altre iniziative per combattere la prostituzione”.