“Bonolis in Rai? Non mi sembra sia servizio pubblico, credo che dovrebbero chiarirsi bene le idee per capire cos’è servizio pubblico e per avere dai cittadini 2miliardi di euro. Ma vi rendete conto?”. Parola di Urbano Cairo, patron della Cairo Comunication, ai microfoni de ilfattoquotidiano.it ai margine del Salone internazionale del libro di Torino 2016. “Tu hai una Rai che ha un bilancio praticamente a pareggio, perde 26 milioni di euro, ma ha costi per 2 miliardi e 326 milioni di euro. Io dico in quel bilancio lì, senza toccare i dipendenti, togliere il 5% dei costi, se io ho tolto il 50% dei costi de La7, credo sia la cosa più facile da fare”. Poi l’editore aggiunge: “La tv di Stato raccoglie 700 milioni di euro dalla pubblicità, più 1.650 milioni dal canone, quindi con un bilancio di 2 miliardi e 350 milioni di euro, per fare delle cose che La7 fa in egual misura. Qualcuno mi deve dire se – continua alle telecamere del sito diretto da Peter Gomez – è più servizio pubblico il di Tg di Mentana o quello di Orfeo? O la Gruber, o Crozza, o ‘diMartedì’ rispetto a ‘Ballarò'”. Cairo ha ribadito che la scelta di Matteo Renzi di inserire in bolletta elettrica il canone Rai penalizza la concorrenza: “Dei 300 milioni di euro di canone in più, credo sarebbe giusto farne beneficiare anche a tutte le altre aziende di settore che soffrono perché la pubblicità è calata. Riduzione dovuta anche al taglio negli ultimi quattro anni del 38% il prezzo della pubblicità”