L'aggressione è avvenuta a Milano. L'estremista di destra è ora indagato per lesioni personali e per razzismo. L'uomo bengalese colpito è stato trasportato all'ospedale per essere medicato, se la caverà con 7 giorni di prognosi
Ha aggredito un 43enne di origine bengalese e l’ha costretto a camminare a sinistra con il capo chino “perché extracomunitario“. Per questo un 26enne di Cornaredo, in provincia di Milano, è stato denunciato ed è ora indagato per lesioni personali in base alla legge che punisce con tre anni di reclusione chi diffonde idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale.
Secondo la ricostruzione della polizia tutto è avvenuto per strada, dove l’estremista di destra, incensurato, ha incontrato l’uomo originario del Bangladesh, dipendente della società milanese di raccolta rifiuti. “Sulla destra possono camminare solo i fascisti, tu devi tenere la testa bassa e stare a sinistra“, ha detto il giovane allo straniero, mentre quest’ultimo puliva il sottopasso che collega la stazione della metropolitana di Molino Dorino con via Pisacane, a Pero (Milano). L’italiano, con il capo rasato, si è poi accanito su di lui colpendolo con calci e pugni.
Il 43enne ha così chiamato la polizia, ma nemmeno davanti alle forze dell’ordine la violenza del giovane fascista si è fermata. Quando gli agenti del commissariato di Rho Pero sono arrivati sul posto hanno trovato l’italiano intento a insultare una signora straniera, dicendo anche a lei che solo ai fascisti è permesso camminare a testa alta sulla destra. La vittima ha invee trovato riparo presso la sede del Sole 24 Ore Spa.
Una volta negli uffici del commissariato, il ragazzo ha continuato ad asserire “di essere un fascista e che a suo giudizio gli stranieri dovevano camminare a capo basso sulla sinistra lasciando il transito a destra solo agli italiani fascisti”. È indagato per lesioni personali, mentre l’uomo bengalese, trasportato all’ospedale per essere medicato, se la caverà con 7 giorni di prognosi.