Capitali cinesi per idee svedesi: in estrema sintesi è questo l’organigramma odierno di Volvo. Nella metà del 2010 infatti il marchio scandinavo è passato da Ford sotto il controllo del Gruppo Geely, uno dei colossi dell’auto nella Repubblica Popolare di Cina. A distanza di 6 anni il costruttore di Goteborg appare lanciatissimo verso il rinnovamento completo della propria gamma, iniziato da poco più di un anno e mezzo con l’arrivo dei modelli di fascia alta come S90, V90 ed XC90: sono tutti realizzati su una nuova piattaforma modulare, denominata SPA (Scalable Product Architecture), che farà da ossatura anche alle varianti della famiglia “60”, ideata per fare concorrenza ad auto come BMW Serie 3 ed Audi Q5.
L’approccio di Geely alla gestione di Volvo ricorda molto da vicino quanto fatto da Tata Motors con Jaguar-Land Rover Group – ex asset Ford – di cui detiene la proprietà dal 2008: cinesi e indiani hanno investito miliardi di euro nei marchi acquisiti, lasciando tuttavia la progettazione al personale impiegato nelle due aziende, già in possesso del know-how necessario per concepire delle auto premium.
Ora Volvo sembra essere pronta a lanciarsi nell’agguerrito segmento dei suv compatti, quello di modelli come la Mercedes GLA o la BMW X1: il costruttore scandinavo ha infatti diramato le prime foto del concept del nuovo sport utility compatto XC40, sottolineandone l’identità giovanile col “Not your daddy’s Volvo” che accompagna l’immagine su Snapchat.
La versione di serie della vettura in questione sarà costruita sul telaio modulare CMA, acronimo di “Compact Modular Architecture”, sviluppato insieme a Geely che lo impiegherà sui propri modelli: direttamente derivato dal pianale modulare SPA, è già predisposto per l’ibrido e farà da base costruttiva per tutte le auto della serie “40”, a cominciare proprio dalla XC40. Quest’ultima ricoprirà un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei target commerciali Volvo, fissati ad 800.000 unità l’anno entro il 2019 (nel 2015 Volvo ha venduto 503.000 unità, con un indice di crescita pari al +8%).
La XC40, attesa sul mercato per il 2017, porterà inoltre al debutto un inedito motore tre cilindri turbo benzina, derivato dal nuovo 4 cilindri Volvo della famiglia “DriveE”: dovrebbe costituire l’unità baricentrica della serie “40” e sviluppare potenze fino a 180 CV. Tale propulsore potrà essere abbinato al cambio automatico doppia frizione a sette marce, lo stesso che può alloggiare al suo interno un motore elettrico da 55 kW: significa che la XC40 ibrida è già pronta.