Nuovi guai per le società italiane in India. Mentre ancora infuria il caso degli elicotteri di AgustaWestland, a finire nel mirino delle autorità di Nuova Delhi è la Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici navali del mondo. Secondo un’esclusiva di India Today, il ministero della Difesa indiano avrebbe avviato un’inchiesta sull’acquisto di due navi cisterna dalla Fincantieri avvenuto nel 2009 sotto il governo guidato dall’Indian National Congress (Inc), il partito di Sonia Gandhi, le cui origini italiane sono spesso motivo di illazioni su un presunto trattamento di favore nei confronti delle aziende nostrane. Ipotesi a sua volta smentita dallo stesso ministero, secondo quanto riportato dal Times of India.
Secondo un anonimo funzionario della Marina indiana, la gara – lanciata nel 2005 – è stata manipolata in modo da favorire la società italiana, risultata vincitrice nel 2009 con un’offerta di 300 milioni di dollari. Uno dei requisiti essenziali richiesti inizialmente dalla Marina ai cantieri concorrenti (italiani, russi e sudcoreani) era che lo scafo delle navi – utilizzate per fornire alle imbarcazioni militari carburante, acqua e tutti gli altri elementi essenziali durante la navigazione – fosse realizzato con acciaio superiore DMR 249A, più resistente alle perforazioni e alla navigazione in alto mare. Ma nel caso italiano pare che i requisiti siano stati abbassati di proposito una volta appreso che Fincantieri avrebbe utilizzato acciaio commerciale. La Russia, che era l’unica ad aver proposto di realizzare le navi in DMR 249A , si è ritirata dalla gara.
Nella deposizione della fonte compare il riferimento ad un episodio avvenuto nel 2013, quando una delle imbarcazione realizzata da Fincantieri, la INS Deepak, incaricata di scortare la nuova portaerei indiana INS Vikramaditya dalla Russia verso l’India, ha riportato dei danni trovandosi costretta ad attraccare nel porto di Lisbona per procedere alle riparazioni: sullo scafo erano comparse due fessure di quattro pollici probabilmente causate dalle acque agitate e dalle basse temperature. Un imprevisto piuttosto anomalo trattandosi di una nave fresca di cantiere.
Come riporta a India Today il viceammiraglio Shekhar Sinha, ex responsabile del Comando navale occidentale in servizio ai tempi della firma dell’accordo, “quando la INS Deepak stava attraversando l’Atlantico il mare si è fatto molto agitato rendendo difficile la tenuta della nave. In realtà sappiamo bene che le navi cisterna possono navigare anche in cattive condizioni. Sono stato al comando di una nave cisterna io stesso. Quando il capitano ha riferito di aver visto delle crepe lungo lo scafo, gli abbiamo detto di tenerle sotto controllo. Ma visto che le crepe continuavano a espandersi, ci siamo messi in contatto con il quartier generale della Marina per chiedere di portare la nave a Lisbona, in Portogallo, sebbene non fosse una tappa prestabilita”.
Dubbi anche da parte dell’ammiraglio Raja Menon, che al quotidiano indiano dichiara: “Non mi sono mai imbattuto in navi militari realizzate con acciaio commerciale. Non so se i requisiti siano stati abbassati deliberatamente, trattandosi di una nave cisterna”.
Reagendo al report di India Today, Anand Sharma, leader dell’Inc ed ex ministro dell’Industria e del Commercio, ha dichiarato che il suo partito è pronto a sottoporsi alle indagini, ma che il Bharatiya Janata Party, il partito del premier indiano Narendra Modi, dovrebbe smetterla di perseguire la vendetta politica con ogni mezzo. “Cosa sta facendo in tutto questo il ministero della Difesa? Dovrebbe fare il suo lavoro senza bisogno di farsi dire da un wisthleblower cosa fare. Noi siamo sempre pronti a tutto”.
Di Alessandra Colarizi
Foto di Indian navy CC 2.5
Mondo
Fincantieri, media indiani: “Inchiesta della Difesa di Delhi su commessa per navi cisterna”
Secondo India Today, il ministero indaga sulla commessa vinta dalla azienda italiana nel 2009. I requisiti sull'acciaio sarebbero stati abbassati di proposito per favorire la compagnia. Ma la tenuta delle navi sarebbe stata pregiudicata, tanto che in un caso una delle due navi è stata costretta a deviare la propria rotta dopo che il mare agitato aveva causato l'apertura di fessure nello scafo
Nuovi guai per le società italiane in India. Mentre ancora infuria il caso degli elicotteri di AgustaWestland, a finire nel mirino delle autorità di Nuova Delhi è la Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici navali del mondo. Secondo un’esclusiva di India Today, il ministero della Difesa indiano avrebbe avviato un’inchiesta sull’acquisto di due navi cisterna dalla Fincantieri avvenuto nel 2009 sotto il governo guidato dall’Indian National Congress (Inc), il partito di Sonia Gandhi, le cui origini italiane sono spesso motivo di illazioni su un presunto trattamento di favore nei confronti delle aziende nostrane. Ipotesi a sua volta smentita dallo stesso ministero, secondo quanto riportato dal Times of India.
Secondo un anonimo funzionario della Marina indiana, la gara – lanciata nel 2005 – è stata manipolata in modo da favorire la società italiana, risultata vincitrice nel 2009 con un’offerta di 300 milioni di dollari. Uno dei requisiti essenziali richiesti inizialmente dalla Marina ai cantieri concorrenti (italiani, russi e sudcoreani) era che lo scafo delle navi – utilizzate per fornire alle imbarcazioni militari carburante, acqua e tutti gli altri elementi essenziali durante la navigazione – fosse realizzato con acciaio superiore DMR 249A, più resistente alle perforazioni e alla navigazione in alto mare. Ma nel caso italiano pare che i requisiti siano stati abbassati di proposito una volta appreso che Fincantieri avrebbe utilizzato acciaio commerciale. La Russia, che era l’unica ad aver proposto di realizzare le navi in DMR 249A , si è ritirata dalla gara.
Nella deposizione della fonte compare il riferimento ad un episodio avvenuto nel 2013, quando una delle imbarcazione realizzata da Fincantieri, la INS Deepak, incaricata di scortare la nuova portaerei indiana INS Vikramaditya dalla Russia verso l’India, ha riportato dei danni trovandosi costretta ad attraccare nel porto di Lisbona per procedere alle riparazioni: sullo scafo erano comparse due fessure di quattro pollici probabilmente causate dalle acque agitate e dalle basse temperature. Un imprevisto piuttosto anomalo trattandosi di una nave fresca di cantiere.
Come riporta a India Today il viceammiraglio Shekhar Sinha, ex responsabile del Comando navale occidentale in servizio ai tempi della firma dell’accordo, “quando la INS Deepak stava attraversando l’Atlantico il mare si è fatto molto agitato rendendo difficile la tenuta della nave. In realtà sappiamo bene che le navi cisterna possono navigare anche in cattive condizioni. Sono stato al comando di una nave cisterna io stesso. Quando il capitano ha riferito di aver visto delle crepe lungo lo scafo, gli abbiamo detto di tenerle sotto controllo. Ma visto che le crepe continuavano a espandersi, ci siamo messi in contatto con il quartier generale della Marina per chiedere di portare la nave a Lisbona, in Portogallo, sebbene non fosse una tappa prestabilita”.
Dubbi anche da parte dell’ammiraglio Raja Menon, che al quotidiano indiano dichiara: “Non mi sono mai imbattuto in navi militari realizzate con acciaio commerciale. Non so se i requisiti siano stati abbassati deliberatamente, trattandosi di una nave cisterna”.
Reagendo al report di India Today, Anand Sharma, leader dell’Inc ed ex ministro dell’Industria e del Commercio, ha dichiarato che il suo partito è pronto a sottoporsi alle indagini, ma che il Bharatiya Janata Party, il partito del premier indiano Narendra Modi, dovrebbe smetterla di perseguire la vendetta politica con ogni mezzo. “Cosa sta facendo in tutto questo il ministero della Difesa? Dovrebbe fare il suo lavoro senza bisogno di farsi dire da un wisthleblower cosa fare. Noi siamo sempre pronti a tutto”.
Di Alessandra Colarizi
Foto di Indian navy CC 2.5
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.