Trovate sostanze dopanti nella sua abitazione a Carate Brianza, dove Davide Gariboldi gestisce una palestra molto nota fra i cultori del body building. Secondo la Procura, se le sarebbe procurate senza alcuna ricetta medica
Attrezzi e manubri, ma anche steroidi e anabolizzanti. Forse di provenienza illecita. Nei guai l'”allenatore dei vip” Davide Gariboldi. Personal trainer e amico di Francesca Pascale e dell’ex premier Silvio Berlusconi (foto dal suo profilo Facebook), ma anche di Fabrizio Corona, è indagato per ricettazione dalla Procura di Monza. Due flaconi di anabolizzanti scoperti in un cassetto di casa sua dai carabinieri sarebbero di provenienza illecita.
L’abitazione di Gariboldi a Carate Brianza, dove gestisce una palestra molto nota fra i cultori del body building, era stata perquisita all’alba del 5 maggio scorso dai carabinieri di Seregno dopo una segnalazione arrivata nella notte alla centrale operativa. Una donna, trentenne, era stata trovata visibilmente turbata poco distante dall’appartamento dello sportivo: “Ho trascorso la notte con lui, poi abbiamo litigato. Mi ha aggredito e mi ha pure sfilato 300 euro dalla borsa”, aveva raccontato agli uomini del capitano Danilo Vinciguerra. Per poi concludere: “Ho visto della polvere bianca su una mensola, probabilmente cocaina“.
Da qui la perquisizione: niente droga, anche la versione della donna sull’aggressione non pare credibile. Ma dai controlli emergono 36 pastiglie da 50 milligrammi ciascuna di oxymetholone, fra gli steroidi più potenti che circolano nell’ambiente dei cultori del corpo scolpito, e altre 26 compresse di anabolizzanti. Il tutto senza alcuna ricetta medica quindi procurati illecitamente, secondo i magistrati. Il personal trainer è assistito dall’avvocato Ivan Colciago.