Massimo Giannini ed Elisa Isoardi. Le prime vittime sacrificate da Viale Mazzini. Il primo è il più antirenziano dei conduttori. La seconda è legata a Matteo Salvini. Senza scomodare Agatha Christie, possiamo dire che si tratta di due indizi, quindi manca il terzo affinché si possa parlare di una prova. Un caso che sarebbe letto come una vendetta di Palazzo Chigi. Della Rai renziana contro due oppositori. Chi non crede alle vendette renziane può ribattere sostenendo che a Giannini scade il contratto a fine stagione e il suo Ballarò è stato superato dal competitor Floris. Per quanto riguarda la Isoardi, la sua parabola discendente era già cominciata prima che arrivasse Campo Dall’Orto.
Chi prenderà il posto di Giannini a Ballarò? Se ci sarà ancora il talk settimanale nel palinsesto autunnale di Raitre. Perché le ultime notizie non lo vedono in buona salute. I talk hanno perso smalto, soprattutto quelli in prima serata.
Lo stesso Vespa ogni settimana dovrà rinunciare a una puntata. Virus e probabilmente anche Ballarò dovranno lasciare spazio a trasmissioni tipo Iene e Invasioni barbariche. Con titoli diversi, ovviamente, perché i format sono rispettivamente di Italia 1 e La7. La Rai cerca conduttori adatti. Per un programma alla Fazio di interviste si è pensato prima ad Alessandro Cattelan (ma, a Sky, Scrosati l’ha blindato) poi a Pif. Chissà che non torni in corsa pure Antonello Piroso, che si inventò Niente di personale, un format di successo, ma l’ex La7 sembra destinato ad accasarsi a Mediaset. Un altro candidato in corsa è Tommaso Cerno. Viale Mazzini sta corteggiando anche Davide Parenti, il guru delle Iene. Sempre che non finisca come con Fiorello, prelevato da Sky mentre era in trattativa con Campo Dall’Orto.