Secondo indiscrezioni, la società elettrica offre agli azionisti anche una partecipazione a Enel Open Fiber, costituita ad hoc per la fibra. La proposta arriva dopo quella dell'azienda guidata da Flavio Cattaneo, che lascia intendere di non volere fare controfferte
Dopo l’offerta di Telecom Italia, arriva la controfferta da parte di Enel per Metroweb, la municipalizzata milanese della fibra, controllata da Cassa depositi prestiti e F2i. La proposta di Enel, informale e non vincolante, mette sul piatto 806 milioni di euro. La parola ora passa quindi agli azionisti, cui secondo indiscrezioni Enel offre anche una partecipazione alla società costituita ad hoc per la fibra, cioè Enel Open Fiber. Entrambi i gruppi, quello elettrico e quello telefonico, hanno già chiarito che i loro progetti sulla banda ultralarga proseguiranno anche nell’eventualità che Metroweb non accetti le loro offerte.
La proposta di Enel arriva dieci giorni dopo quella di Telecom da 820 milioni di euro cash: l’offerta valeva fino al 16 maggio, ma l’azienda sembra avere deciso di allungare i termini fino al week end. Intanto, la compagnia telefonica ha dovuto rinunciare al progetto di scambiare Metroweb per il 25% di Sparkle, la controllata dei cavi sottomarini che fa capo a Telecom. Per Metroweb, ha detto l’ad di Telecom Italia Flavio Cattaneo, “abbiamo interesse al prezzo giusto”, indicando di fatto che non ci sarà una controfferta.
Ma per la società telefonica la strada resta in salita. A preoccupare Telecom rimangono i problemi di concentrazione di mercato già sollevati da Vodafone alla fine del 2014. “Qualora Telecom acquisisse il controllo di Metroweb Italia eliminerebbe l’unico operatore di rete attualmente in grado di porsi quale valida alternativa nel mercato dell’accesso fisico all’ingrosso della rete con evidente pregiudizio per la concorrenza, per gli Olo (ovvero tutti gli operatori alternativi, ndr) e, soprattutto, per i consumatori finali”, aveva spiegato Vodafone in una segnalazione all’Antitrust.