X-MAN: APOCALISSE di Bryan Singer (Usa 2016) Con James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence. Durata: 143’ (DT) Voto 1/5
Siamo arrivati a otto. L’ottavo (nano) X-Man, qui declinato in due punti (punto, e punto e virgola) Apocalisse è lo strazio definitivo di una serialità compulsiva per spettatori col ciuccio. Stavolta il mutante più potente e apparentemente invincibile riemerge nel 1983 da tonnellate di sabbia egizia. La mummiona Apocalypse (Oscar Isaac) denuncia falsi dei, idoli e vuole ripulire il mondo. Nuovi e vecchi mutanti si schiereranno con o contro di lui alla spicciolata. Drammaturgicamente nullo, sistematicamente piallato da un digitale che potrebbe ricostruire perfino il regista in carne ed ossa dietro ad una finta macchina da presa, l’ultima sfacchinata di Singer è la definitiva apoteosi della rimasticatura dell’iconografia Marvel oramai stressata da quintali di action già vista e registrata con piacere ben prima dei mutanti. Al 400entesimo supereroe che va in scena si vince un lecca-lecca.