Una nuova tecnologia che promette una rivoluzione nelle energie rinnovabili, permettendone l’applicazione in ambiti e ambienti finora non idonei per le tecnologie tradizionali.
Il futuro delle fonti rinnovabili passa anche da tecnologie sempre meno impattanti, flessibili e riciclabili in grado di trasformare in elettricità nuove fonti di energia pulita.
Produrre energia elettrica dalle correnti d’aria provenienti dalle pareti delle abitazioni, dai tetti, dai tunnel, dalle correnti marine? È questa l’idea alla base di Piezoskin: una nuova tecnologia che promette una rivoluzione nelle energie rinnovabili, permettendone l’applicazione in ambiti e ambienti finora non idonei per le tecnologie tradizionali.
4400 kWh annui ad un costo stimato di 10000 euro, queste le prestazioni della nuova “pelle” piezoelettrica. Flessibile, senza emissioni e riciclabile. Per attivarla è sufficiente un “soffio di vento” di 0.1 m/s, oltre 10 volte meno intenso di quanto necessario nelle turbine eoliche.
La nuova invenzione, frutto di nanotecnologie avanzate, verrà portata sul mercato attraverso la start-up Piezoskin, guidata da Francesco Guido, ricercatore del gruppo coordinato dal Prof. Massimo De Vittorio.
Ai nostri microfoni Massimo De Vittorio – Direttore del Centro per le Nanotecnologie Biomolecolari IIT di Lecce
di Matteo Ponzano